Allo slogan "equità, equità equità", circa un migliaio, secondo la Questura, i lavoratori di Cgil, Cisl e Uil che stanno sfilando a Firenze contro la manovra nell'ambito dello sciopero generale di tre ore organizzato oggi a livello unitario dai sindacati. Il corteo si è mosso da piazza Indipendenza per raggiungere la prefettura, dove è in corso un presidio e dove una delegazione sindacale si appresta ad incontrare il prefetto. In corteo anche esponenti di forze politiche e istituzioni con in testa il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi seguito da numerosi sindaci dell'area fiorentina in fascia tricolore ed esponenti della Provincia. Presenti alla manifestazione i segretari fiorentini e regionali dei tre sindacati. Secondo Alessio Gramolati, a capo della Cgil toscana »la manovra era una scelta obbligata ma il Governo poteva scegliere se prendere dove era facile o viceversa dove era più giusto. Il Governo a scelto di prendere dove era facile e ha commesso un'ingiustizia«. Per Riccardo Cerza, segretario regionale Cisl »questa manovra colpisce sempre i soliti noti e al Governo chiediamo più equità. Bisogna tornare indietro sulle pensioni e sulla tassazione e innestare subito una politica di crescita«. Critico anche il segretario toscano della Uil Vito Marchiani. »Vogliamo che la manovra venga assolutamente cambiata - ha detto - perchè è un danno per il Paese, i lavoratori, i pensionati, e per la nostra economia«. Dai segretari critiche anche all'ipotesi di modificare l'art. 18 dello statuto dei lavoratori sul licenziamento per giusta causa perche »si corre il rischio di sommare a un'ingiustizia, come quella rappresentata dalla manovra, un'ingiustizia ancora più grande. Si allontana la possibilità di accesso alla pensione e si accorcia invece il tempo per essere licenziati. Queste due cose sono inconciliabili«. Stamani si è inoltre svolta anche un'assemblea, nella sede della Camera del lavoro di Firenze, alla quale »hanno partecipato - ha spiegato Paola Pisano della segreteria della Flc Cgil di Firenze - oltre 200 persone, tra insegnanti e personale Ata (che oggi non potevano scioperare), per discutere dei tagli alla scuola«. Pisano ha inoltre spiegato che l'assemblea era stata convocata per consentire agli insegnanti di partecipare alle manifestazioni per lo sciopero, »ma i docenti hanno chiesto con forza di svolgere l'assemblea, che è stata interessante e partecipata«.
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