E' successo questa notte quando quattro giovani visibilmente sbronzi sono entrati nel McDonald di via Leonardo da Vinci: dopo aver schiaffeggiato una cliente di nazionalità cinese, apostrofandola con frasi razziste, i quattro hanno prima scagliato in terra un verificatore di banconote per poi distruggere una pianta ornamentale fuori dal locale.
La stretta ormai in atto da mesi di comune e questura sulla prostituzione a Prato sta dando i suoi frutti: numerose sanzioni, denunce, espulsioni, ma quello che si registra oggi è una sorta di rivolta da parte delle lucciole che, infastidite dai controlli quasi quotidiani, si sentono perseguitate dalle forze dell'ordine, arrivando perfino a offese e minacce.
Dopo la paura, il rientro, le testimonianze e le smentite i sindacati confederali (Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil) hanno oggi deciso di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica di Firenze a tutela dei lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino.
Una lite improvvisa poteva trasformarsi in qualcosa di molto più grave. Questo è accaduto ieri pomeriggio all'interno di una concessionaria di automobili in via Melis. Un cinese ventisettenne, residente regolarmente a Pistoia, s'è recato presso il concessionario per chiedere informazioni in merito alla garanzia del suo veicolo, un furgone usato acquistato presso quel salone nel novembre dello scorso anno.
Ieri mattina è stato richiesto l'intervento di una volante di polizia presso la sede dell'assessorato ai servizi sociali dove un cittadino dell'est europeo stava creando scompiglio; protagonista della vicenda un kosovaro, con moglie e quattro figli al seguito, furioso con i funzionari comunali che non gli avevano ancora assegnato una casa popolare.
La notte scorsa il gestore cinese di un bar di via Filicaia ha richiesto l'intervento del 113 quando un nordafricano, visibilmente sbronzo, lo stava importunando per acquistare delle birre.
Nel pomeriggio di ieri una volante di polizia che stava pattugliando la zona di Ponte alle Vanne, già segnalata più volte come luogo di spaccio di stupefacenti, ha intercettato una Fiat Punto sospetta con due persone a bordo; imposto l'alt al veicolo, gli occupanti sono stati identificati per due 30enni italiani.
Dopo aver lavorato senza aver visto un euro di stipendio è andato a reclamare la paga dal proprio titolare che di tutta risposta l'ha colpito con una chiave inglese fratturandogli un polso.
Due prostitute di nazionalità uruguayana sono state rapinate martedì notte nel quartiere di Novoli, alla periferia nord di Firenze. A compiere la rapina, ha raccontato una delle vittime ai carabinieri, sono stati tre uomini armati di un coltello e di una pistola.
Il Tribunale penale di Catania in composizione monocratica, ha condannato il direttore generale del Catania Calcio (prossimo avversario della ACF Fiorentina, ndr), Pietro Lo Monaco, alla pena di mesi otto di reclusione, per violenza privata nei confronti del giornalista della Gazzetta dello Sport, Alessio D'Urso, già corrispondente del quotidiano sportivo nel capoluogo etneo.
Si scaldano gli animi all'entrata del Twice, noto locale in via Verdi. Un albanese ubriaco, spalleggiato da altri due connazionali, ha cominciato a inveire contro un buttafuori di colore. Dopo ripetute offese, il giovane 22enne ha tirato fuori un coltello con una lama di 25 cm.
Aveva minacciato la madre settantenne e la sorella con un coltello a serramanico per farsi consegnare i soldi con cui acquistare la droga. Protagonista della triste vicenda un ternano di cinquant'anni, arrestato dai carabinieri per i reati di tentativo di estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Una pattuglia lo ha sorpreso mentre, fermo a lato della strada, stava parlando al telefono e al passaggio della volante ha cercato di nascondersi: si tratta di un pregiudicato 53enne a bordo di una Multipla in via di Gonfienti che ha subito attirato l'attenzione degli agenti.
Il segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini ha espresso la sua solidarietà al comandante partigiano Giorgio Pacini, membro del consiglio direttivo dell'Anpi, al quale è stata nei giorni scorsi recapitata una busta con una scritta inneggiante ai 'franchi tiratorì e che conteneva due proiettili.
«Un atto assurdo da condannare con forza senza distinguo». «Certi gesti non hanno senso e offendono tutta la città. Nessuno, come ho avuto modo di dire durante l'anniversario della Liberazione di Firenze, può commemorare l'azione dei franchi tiratori, tantomeno chi crede nei valori del Pdl». Così ha commentato Gabriele Toccafondi (PDL) l'invio di una busta contenente due proiettili recapitata a Giorgio Pacini, presidente dell'Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi) di Firenze,
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