«Un atto assurdo da condannare con forza senza distinguo». «Certi gesti non hanno senso e offendono tutta la città. Nessuno, come ho avuto modo di dire durante l'anniversario della Liberazione di Firenze, può commemorare l'azione dei franchi tiratori, tantomeno chi crede nei valori del Pdl». Così ha commentato Gabriele Toccafondi (PDL) l'invio di una busta contenente due proiettili recapitata a Giorgio Pacini, presidente dell'Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi) di Firenze,
sezione di Gavinana. Oltre alle pallottole, una delle quali inesplosa e una a salve, la busta di colore giallo conteneva anche la copertina del dvd di un documentario intitolato «La Repubblica sociale italiana-Vita quotidiana a Salò». È quanto denuncia, con una querela sporta contro ignoti, lo stesso Pacini. La missiva minatoria gli sarebbe stata consegnata a mano, intorno alle 20 del 16 agosto, con lo stesso Pacini che avrebbe aperto il portone. Una voce maschile gli avrebbe detto al citofono la frase «Posta in cassetta». Il giorno dopo l'anziano partigiano ha aperto la busta, che al posto del mittente riporta la scritta «Viva i franchi tiratori». Proprio Pacini aveva denunciato con forza la rievocazione dei cecchini fascisti che sparavano dai tetti nel 1944, e avvenuta l'11 agosto da parte di gruppi dell'ultradestra locale. (Fas/Ct/Adnkronos)
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