Quasi duecento persone alla Camminata per la Legalità che si è tenuta lungo via Pistoiese. La serata si è svolta senza alcun problema e a fare gli onori di casa c'era proprio lui, l'assessore Milone, che della legalità ha fatto un cavallo di battaglia. Accanto a Milone Gian Luca Bassi e Giancarlo Auzzi di Prato Libera e Sicura.
Non è un mistero che i muri di via pistoiese siano letteralmente coperti di scritte. Quelle rosse sono "annunci" di case di appuntamento, quelle nere invece inserzioni di lavoro.
Edifici privati usati come tazebao, bacheche libere tipiche della Cina, che sicuramente non contribuiscono alla bella immagine della strada.
Ha un volto l'uomo che ieri mattina aveva barbaramente ucciso il cittadino cinese 39enne impiegato in una ditta di confezioni di via Pistoiese; è stato fermato nel pomeriggio di ieri mentre, con la famiglia al seguito, si allontanava dalla città.
Quella che vi raccontiamo è una storia torbida, inquietante, che affonda le sue radici nella chinatown pratese e che, prima di giungere a uno sperato lieto fine, ha annullato l'esistenza e le speranze di un' adolescente, una diciannovenne di origine cinese.
La scorsa notte una volante è intervenuta in via Marini in seguito ad una rapina ai danni di un cittadino cinese: quest'ultimo, mentre passeggiava, è stato avvicinato da quattro nordafricani che dopo averlo spintonato e percosso sono riusciti a sottrargli il portafogli, contenente il permesso di soggiorno e 5.000 euro in contanti.
Il questore di Roma ha affidato al dirigente della polizia amministrativa, Edoardo Calabria, la convocazione di un incontro con la comunita' cinese.
Nella mattina di ieri, una squadra di polizia amministrativa ha passato al setaccio diversi bar, soprattutto nella zona di chinatown, con particolare attenzione ai videopoker, spesso oggetto di manomissioni o irregolarità.
Nel corso della consueta azione di lotta all'illegalità e al lavoro nero, l'unità operativa polizia edilizia e contrasto al degrado urbano della polizia municipale ha effettuato un blitz in un capannone ubicato nelle vicinanze di porta Pistoiese che ospitava la ditta di confezioni "Jia Jia". Al suo interno lavoravano il titolare, Y.J.
Prima della mezzanotte di ieri, una pattuglia di polizia amministrativa ha controllato un internet point di via Pistoiese; il locale, che secondo l'ordinanza del sindaco avrebbe dovuto chiudere entro le 22, era aperto e al suo interno c'erano ancora cinque clienti. Il gestore dell'esercizio, G.Z.
"I cinesi, grazie ai loro pronto moda, hanno sicuramente rivitalizzato l'economia di Prato, ma purtroppo, stando in Italia, si stanno abituando ai (nostri) modi mafiosi".
Una Via Crucis bilingue per annunciare anche nelle strade della Chinatown di Prato la venuta di Cristo. Per il terzo anno il vescovo Gastone Simoni guida la processione nel luogo simbolo della presenza cinese a Prato: via Pistoiese. Domani, sabato 16 aprile, il vicariato diocesano per i migranti promuove uno dei riti quaresimali più importanti, la Via Crucis, come un ulteriore impegno di evangelizzazione nei confronti della comunità cinese.
Un weekend all'insegna dei sequestri d'auto per la Polizia di Stato e per via Pistoiese.
Il primo nella notte tra sabato 12 e domenica 13 marzo scorsi, alle ore 00.40 circa: una delle Volanti, in piena "chinatown" pratese, nota una macchina che fa una manovra sospetta, accostando immediatamente al passaggio dell'auto della Polizia i due passeggeri hanno iniziato ad allontanarsi a piedi dal luogo.
Nuova operazione antidroga operata dalla squadra mobile della Polizia di Prato. Sabato mattina una pattuglia delle forze dell'ordine ha arrestato un cinese trentenne nell'area cittadina ormai ribattezzata "chinatown" per la massiccia presenza di asiatici. Lo spacciatore (C. Q. Z, trenta anni, già fermato per rapina tre anni fa e condannato dal tribunale di Prato per quel reato) è stato fermato subito dopo aver venduto una dose di eroina ad un tossicodipendente italiano, che a sua volta è stato denunciato.
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