La Corte Suprema brasiliana ha respinto con 6 voti a 3 il ricorso dell'Italia contro la decisione del presidente Luiz Inacio Lula da Silva di negare l'estradizione a Cesare Battisti. Ora si prosegue in plenaria per esaminare il caso.
Se il Supremo Tribunal Federal del Brasile confermerà la permanenza di Cesare Battisti nel paese, l'ex terrorista rosso dovrà essere considerato "uno straniero in una situazione irregolare": lo ha ricordato alla stampa locale l'avvocato generale di Brasilia, Luis Inacio Adams.
Duro attacco del giudice antiterrrorismo Armando Spataro agli amici, in buona parte intellettuali transalpini, schierati a fianco del terrorista dei Pac Cesare Battisti, sottratto per decisione del presidente brasiliano Lula alla giustizia italiana per i crimini commessi sotto il manto dell'ideologia politica.
"Compagni Presidenti Lula e Napolitano..." così comincia la delirante lettera a sostegno del terrorista dei Pac Cesare Battisti, comparsa fra i commenti del Quotidiano della Calabria, e firmata tra gli altri dall'ex deputato di Rifondazione Francesco Caruso, da don Vitaliano Della Sala, da Franco Piperno e Oreste Scalzone. Un intervento che i mittenti titolano "disinformazione brasiliana e menzogna italiana" sul caso Battisti.
Sembra sortire effetti il pressing politico per ottenere l'estradizione dal Brasile di Cesare Battisti. Dopo l'approvazione all'unanimità al Senato e la convergenza anche alla Camera su una mozione unitaria per riportare il terrorista dei Pac in Italia, un importante segnale in questo senso è arrivato dal presidente dell'Alta Corte brasiliana, Cesar Peluso.
Contro la mancata estradizione di Cesare Battisti, i consiglieri regionali Donzelli, Mugnai e Bartolomei (PdL) hanno chiesto alla Regione Toscana di interrompere gli aiuti economici al Brasile.
La Provincia di Firenze non inviti mai più ex terroristi a partecipare alle proprie iniziative o attività istituzionali «per rispetto delle loro vittime»: questo, in sintesi, il contenuto della mozione presentata dal gruppo Pdl in Consiglio provinciale.
"Troviamo disgustoso che, dall'esilio dorato del Brasile, Cesare Battisti continui a dichiarare pubblicamente un così totale disprezzo per le autorità italiane e le sentenze che lo hanno riconosciuto responsabile di ben quattro omicidi quando era un attivo terrorista dei proletari armati per il comunismo"
In Italia c'era «quasi una guerra civile. Se me l'avessero ordinato, avrei ucciso. Per fortuna ciò non è mai successo, e non ho mai pensato fosse una via d'uscita»: lo afferma Cesare Battisti in un'intervista al quotidiano brasiliano. «La rivoluzione oggi è uno scherzo.
Dopo la clamorosa sentenza della Corte suprema brasiliana che ha negato l'estradizione in Italia di Cesare Battisti, scarcerandolo immediatamente, interviene anche il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che dalla sua pagina di Facebook si rivolge alle famiglie delle vittime.
Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi rimasto ucciso nella sua gioielleria il 16 febbraio 1979 per un tentativo di rapina e dove lo stesso Alberto rimase ferito e, dal quel giorno, costretto su una sedia a rotelle, ha così commentato al TG5 la mancata concessione dell'estradizione di Cesare Battisti da parte del Brasile (condannato come mandande della rapina alla gioielleria Torregiani):
"La Toscana, che collabora allo sviluppo del Brasile con diversi progetti di cooperazione, pretende l'estradizione di Cesare Battisti e utilizzerà ogni occasione e ogni rapporto per ribadirlo" questa la conseguenza della mozione presentata dal PDL, primo fimatario Giovanni Donzelli e approvata oggi unanimemente dal Consiglio Regionale dopo
Il terrorista rosso Cesare Battisti protagonista dei lavori della III Commissione cultura del Comune di Perugia.
Rimuovere dalle biblioteche civiche e scolastiche del veneziano le opere degli scrittori italiani che hanno firmato l'appello a favore di Cesare Battisti. L'assessore alla cultura della Provincia di Venezia, Raffaele Speranzon, accoglie l'iniziativa lanciata da due esponenti Pdl, Roberto Bovo e il consigliere di Martellago (Venezia) Paride Costa, 'solidali con i familiari delle vittime': i poliziotti Antonio Santoro e Andrea Campagna, il gioielliere Pierluigi Torregiani, il macellaio Lino Sabbadin, dei cui omicidi Battisti è stato giudicato colpevole.
Le forze di polizia appertenenti al sindacato UGL hanno manifestato il loro dissenso contro la decisione del presidente brasiliano Lula da Silva di concedere lo status di rifugiato politico all'ex terrorista Cesare Battisti. La protesta si è svolta oggi pomeriggio sotto il Consolato brasiliano in piazza Pitti, oltre al segretario regionale UGL Mauro Marruganti è intervenuto Lorenzo Conti, figlio di Lando ex sindaco di Firenze assassinato dalle Br.
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