Non è una crociata contro l'italica apericena, ma un suggerimento su come vivere in maniera diversa il tradizionale appuntamento con l'aperitivo.
Grenouille ha deciso di condividere con il nostro giornale un momento che annualmente segna la sua vita: La Fagiolata, ossia una cena, a base di fagioli all’uccelletto, salsicce e birra. Un momento conviviale e goliardico, che prende corpo assieme agli amici di sempre. Non un mero racconto: c’è un messaggio tra le righe. La tavola è condivisione. Non importano le pietanze. Non importa lo scorrere del tempo. La felicità sta nel vivere il momento, anche quando diventa rituale.
Una riflessione che nasce da un bisogno fisiologico: la semplicità. La Zonzella e la sua glorificazione appare quasi un pretesto per mostrare il pensiero di Genouille sull’arte culinaria. Le sue parole chiave trovano significato all’interno di un piatto tanto facile da cucinare, quanto capace di unirsi bene a tutto. La semplicità, in cucina come altrove, ha solo estimatori.
"Mode e convenzioni non fanno per Grenouille. Se un vino non incontra i suoi interessi, non ne parlerà bene, anche se lodato e osannato da sommelier e riviste di settore. A lui piacciono i prodotti realizzati seguendo la tradizione.
Torna Grenouille. Torna per raccontarci una storia di vita. Torna per descrivere la magia di un elemento della cucina tanto importante, quanto sottovalutato: il sale. Non un tipo qualunque di cloruro di sodio, questo il nome scientifico del sale da cucina, bensì uno preparato in un luogo fuori dal tempo e dallo spazio. Un sale che non ha prezzo.
Torna dopo la pausa estiva, durante la quale ha accumulato storie gastronomiche da raccontare, ed eccezionalmente di giovedì, ossia nel giorno della Madonna della Fiera, la rubrica più amata e seguita di SdP: Presi per il CULInario.
Nella sua penultima uscita prima della pausa estiva, Grenouille si spiega quali elementi prende in analisi quando deve/vuole descrivere, a un amico o a un cliente, un vino. Se quando qualcuno vi narra di un vino negli stessi termini usati in questo articolo, forse vi trovate di fronte al Ranocchio.
Il nostro Grenouille, in un anno imprecisato della sua vita, ha fatto visita all’azienda che produce il Prosciutto di Cormons. Il Ranocchio ha deciso di condividere con noi il suo tour in Friuli alla scoperta di rare perle di bontà, di uno stile di vita più semplice e di gente genuina come le cose che produce.
Il nostro Ranocchio valica la Toscana per parlarci del Moscato d’Asti, di tradizioni, di persone che credono in ciò che fanno. Ci racconta di un viaggio di qualche anno fa. Perso nelle nebbie dei ricordi e delle Langhe piemontesi, ma vivo nei ricordi.
Il quinto appuntamento con la nostra rubrica “Presi per il CULInario” è una fine ricerca sul campo: due polli, due metodi d’allevamento differenti, stessa preparazione. I risultati ovviamente divergono e ci portano a riflettere non solo sulla cucina, ma sulla vita.
Grenouille, nella sua ultima uscita su SdP e SdI, si palesa più graffiante del solito. Con piglio deciso e fare ardimentoso, si scaglia contro chi, nel nome dell’innovazione, si lancia in soluzioni tecniche “curiose”, come mettere un Bolgheri in frigo, pur di bere un vino rosso col pesce.
Prosegue la nostra rubrica eno-gastronomica “Presi per il CULInario”, curata da Grenouille. Il nostro oggi si palesa velenoso: in fin dei conti è una sua prerogativa. Oggi il “ranocchio” parla di vino, e lui ne sa abbastanza, e si pone un interessante domanda. Il vino è prosa o poesia?
È con immenso piacere che SdP lancia una nuova rubrica: “Presi per il CULInario” curata da Grenouille, un graffiante spaccato sul variegato mondo del food and beverage che, conoscendo la nostra nuova penna, possiamo tranquillamente “i mangiare ma soprattutto i bere”. Chi è Grenouille? Non vorrebbe essere chiamato esperto di vini, neanche gourmet, men che meno critico culinario. Però, a nostro dire, ne sa molto sul tema e lo esprime con un pensiero laterale, fuori dalle logiche mainstream. Insomma, un uomo libero in cucina…e davanti alla tastiera.
«Dentro San Salvi, strutture moderne e in ottimo stato si alternano ad edifici fatiscenti e sacche di degrado e illegalità.
Per festeggiare i suoi 80 anni il maestro colombiano Fernando Botero ha scelto Pietrasanta, in Versilia, dove si terra' un grande evento espositivo. La mostra dal titolo 'Fernando Botero: disegnatore e scultore' si aprira' domani nelle piazze e nelle vie della citta' della scultura in cui Fernando Botero e' solito trascorrere con la famiglia buona parte dell'anno.
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