L'arte della scrittura come una forma di pittura e di spiritualità. Gesti precisi ed eleganti, quella che è stata definitala “più nobile delle Belle arti” in una parola la calligrafia cinese. Imparare oggi si può. Martedì 18 gennaio presso la sede del Lyceum Club Internazionale di Firenze (Palazzo Giugni, via Alfani, ore 18-19.30, l’ingresso è libero) inizierà un ciclo di lezioni per apprendere i rudimenti della“più nobile delle Belle arti” del Pese asiatico “Feimo - Inchiostro dell’eleganza intellettuale” , questo il nome della manifestazione a cura di Maria Grazia Beverini Del Santo, presidente della Fondazione il Fiore e del Lyceum Club. Gli incontri propongono sia una parte teorica, con proiezione di immagini, sia una parte pratica, durante la quale verrà mostrato l’uso degli strumenti per fare calligrafia e sigilli.
La prima conferenza verterà sull’ “Evoluzione delle cinque forme della scrittura cinese” e interverranno la console cinese Zhou Yunqi, l’assessore alla cultura Giuliano da Empoli e i maestri calligrafi Paola Billi e Nicola Piccioli. Si proseguirà il 25 gennaio con il “Valore artistico della calligrafia cinese, legami con la letteratura. I Quattro Tesori dello Studio”, al Gabinetto Vieusseux, con l’introduzione di Maurizio Bossi. L’ultima lezione-conferenza si svolgerà il primo febbraio di nuovo al Lyceum Club sul tema “L’arte dei letterati di incidere i sigilli”.
La manifestazione ha il patrocinio del Comune di Firenze e del Consolato Generale della Repubblica popolare cinese di Firenze.
“Paesi asiatici e occidentali - spiega Beverini Del Santo - devono collaborare con lo scopo di ampliare i propri confini. Tale opportunità rappresenta una tappa importante nella quale la cultura orientale e quella occidentale possono armonizzarsi. Sarebbe bello - conclude - se l’Italia guardasse alla Cina non solo come ad un luogo dove ditte senza scrupoli copiano i nostri marchi e sfruttano la manodopera. La Cina è un grande Paese ricco di storia e suggestioni e questi incontri saranno un’occasione per scoprirne lati meno conosciuti”