Finalmente ci siamo, dopo una settimana di polemiche sulle dichiarazioni di Mihajlovic (che ha provato a rettificare nella conferenza stampa di ieri) e la querelle tra il partito di chi sostiene che questa sia una gara ordinaria e chi no: adesso parla il campo. È indubbio che una vittoria non risolleverà la stagione dei Viola, ma certo una sconfitta sancirebbe il fallimento totale del Campionato e nuovi striscioni di protesta, contro Società, tecnico e giocatori, andrebbero sicuramente ad “ornare” i cancelli del Franchi.
Ecco le formazioni ufficiali dirette dal Signor Orsato di Vicenza.
Fiorentina: Boruc, De Silvestri, Gamberini, Kroldrup, Pasqual, Behrami, Montolivo Vargas, Cerci, Mutu, Gilardino. A disp: Frey, Donadel, Babacar, D'Agostino, Comotto, Ljajic, Camporese. All: Mihajlovic.
Juventus: Buffon, Motta, Bonucci, Barzagli, Grosso, Aquilani, Melo, Marchisio, Krasic, Matri, Pepe. A disp: Storari, Salihamidzic, Del Piero, Traore, Toni, Martinez, Sorensen. All: Delneri.
Giornata splendida, temperatura attorno ai 19 gradi ed un leggero vento da Nord-Est che si spera non influisca sulla partita. Il Franchi fa registrare una buona affluenza di pubblico, ma siamo ben lontani dal tutto esaurito, del resto la Vecchia Signora è ben distante da quella corazzata che era prima della retrocessione in Serie B ed il Campionato della Fiorentina, ad oggi, ha regalato solo delusioni.
Inizia la partita, batte in calcio d'inizio la Juventus, il pubblico protesta per un fallo su Cerci non fischiato da Orsato. Al terzo minuto Behrami prova a mettere un pallone tagliato in area, ma il cross è lungo. Il tifo è caldo e i Viola sembrano rispondere alla spinta del pubblico. Al settimo tocca a Vargas tentare la conclusione da fuori, purtroppo l'esito non è quello sperato, sulla ripartenza Matri viene fermato in fuorigioco. Behrami lotta con la consueta vis. Al nono Cerci non mette in mezzo un ottimo suggerimento di Mutu e spreca un'occasione favorevole. La mancanza di Mario Alberto Santana si sente, eccome. Al dodicesimo punizione dal vertice sinistro dell'area di rigore per i Viola, Mutu non sfrutta la chance. Al minuto tredici un tiro di Cerci, deviato, rischia di beffare Buffon, ma i fato assiste i bianconeri, stessa sorte al sedicesimo quando Gilardino, lanciato da Montolivo, calcia al volo, ma la palla è a lato. Cerci si muove molto bene sul campo, purtroppo sbaglia sistematicamente l'ultimo passaggio. Al diciottesimo si registra il primo tiro verso la porta degli strisciati: Boruc lascia scorrere sul fondo. Al ventesimo Mutu prova a fare tutto da solo, s'invola verso l'area e lascia partire un tiro mancino che vola altissimo. La Juventus fa una partita attendista, ma la pressione gigliata raggiunge il punto più alto con un tiro centrale di Vargas al ventitreesimo che Buffon accoglie fra le braccia, un minuto dopo Gilardino avrebbe una clamorosa occasione, scatta sul filo dell'offside ma non riesce a controllare un pallone che lo avrebbe messo a tu per tu col portiere. L'imprecisione gigliata non consente di andare in vantaggio: si deve sfruttare meglio gli spazi. Al trentacinquesimo stesso esito negativo su un'interessante punizione dalla destra.
Minuto trentasette: punizione dalla sinistra per la Juventus, calcia Pepe, Boruc fa suo il pallone e ringrazia. Al minuto 42 parte della Fiesole intona un vergognoso coro contro i sostenitori della Juventus.
Finisce il primo tempo con un'altra occasione mangiata da Gilardino che di sinistro non riesce ad incrociare sul palo lungo. Speriamo che nella ripresa la precisione assista la Fiorentina.
Si ricomincia a campi invertiti, la Fiorentina attacca verso la Fiesole, nessun cambio operato dai due tecnici. Stavolta tocca ai bianconeri avere la prima occasione, su un corner la palla filtra insidiosa in mezzo all'area, ma non c'è la deviazione decisiva. Al terzo minuto un pallone sbucciato di Montolivo diventa un passaggio per Cerci che trova la testa di Gilardino, ma la palla esce di un metro, lo stesso al quarto viene anticipato dalla retroguardia bianconera un attimo prima di una facile conclusione in gol. Il leitmotiv sembra lo stesso del primo tempo: Fiorentina sprecisa. Arrivano i dati sugli spettatori: 34.483, è record di pubblico. Al nono Cerci si divora l'occasione più clamorosa della partita: incespica sul pallone anziché tirare una botta verso la porta e il pubblico s'indispettisce. Al dodicesimo la Juve opera il primo cambio, entra Sorensen per Motta, poi Del Piero rileva Krasic, nel frattempo episodio dubbio in area strisciata, Kroldrup finisce a terra ma Orsato lascia proseguire. Al minuto 15 ottima occasione per gli ospiti, ma Boruc si oppone con i pugni al tiro di Del Piero. Finalmente spunta il primo cartellino giallo: ammonito Sorensen. Al ventesimo Mutu viene fermato dall'assistente per un dubbio fuorigioco. È il momento di Ljajic che rileva Cerci che esce in un mix di applausi e fischi (23°). L'esordi per il serbo è infelice: emula colui che ha sostituito con un suggerimento in profondità abbastanza imbarazzante. Poco dopo Mutu e Gilardino traccheggiano al limite dell'area: esiste un assioma del calcio che indica che la palla vada calciata verso la porta per cercare di ottenere il vantaggio... Entra Luca Toni al posto di uno spento Matri (27°). Behrami è sofferente alla gamba destra, si prepara Donadel che entra al trentesimo: cori di ovazione per lo svizzero. Al minuto 32 Vargas scatta sul fondo, crossa per Mutu che appoggi a Gila che tenta di replicare il gol in torsione che segnò il suo debutto in maglia Viola, ma non va; due minuti dopo Pasqual tira un bolide che esce a lato sottolineato dal nooo del Franchi. Al minuto 36 altro fuorigioco al limite per Adrian Mutu, un minuto dopo tocca a Marchisio una buona occasione, ma ottiene solo un corner. Al quarantesimo la partita si avvia su un deprimente zero a zero, la paura della sconfitta ha frenato entrambe le squadre, ma inspiegabilmente: entrambe le formazioni non hanno più nulla da chiedere al loro scadente campionato e nessuna delle due ha provato a salvare almeno la faccia. Si annotano sul taccuino solo modeste occasioni da gol quando vengono esposti i tre minuti di recupero. Gilardino e Mutu tentano di pescare il jolly finale, ma l'esito è sempre lo stesso, deprimente come tutta la stagione Viola.
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