“Une jeune fille de 90 ans” di Valeria Bruni Tedeschi e Yann Coridian, è il toccante documentario sulla danza come terapia per pazienti malati di Alzheimer, di cui l’attrice firma la regia con Yann Coridian, che verrà presentato in anteprima italiana nell’ambito della 57ª edizione del Festival dei Popoli a Firenze il prossimo 28 novembre.
Il documentario, ideato e co-diretto, insieme a Yann Coridian, da Valeria Bruni Tedeschi, racconta la storia di Blanche Moreau, la “giovane ragazza di novant’anni” del titolo, che vive presso il reparto geriatrico dell’ospedale Charles Foix d’Ivry, non lontano da Parigi. Qui il coreografo di fama internazionale Thierry Thieû Niang tiene un laboratorio di danza con i pazienti malati di Alzheimer: attraverso la danza le vite degli anziani degenti si incontrano e affiorano i ricordi, pieni di rimpianti, amarezza, gioia, solitudini. Blanche Moreau ha 92 anni. Durante le riprese si è innamorata del coreografo Thierry. Poiché l’innamoramento è già di per sé una follia, Blanche non ha più nulla di delirante né di folle: la sua malattia è semplicemente la malattia dell’amore.
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