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martedì, 08 maggio 2012 - 07:49
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Regna la confusione

Olivera, la Fiorentina, il Fair Play e il Cartellino Viola

Immagine articolo - Il sito d'Italia

"Non c´è stata cattiveria", dice Delio Rossi nel dopogara di Bologna riguardo la gomitata di Olivera a Diamanti. Il tecnico viola parla a caldo, probabilmente senza aver rivisto con calma le immagini del bruttissimo gesto del neoviola. Meglio attendere qualche ora, rivedere le immagini con calma e serenità e poi esprimere un parere più in linea con i valori dello sport e del fair play di stile Fiorentina.


Il gesto dell´ex calciatore del Lecce è infatti violento, ma soprattutto gratuito, inutile, cattivo. E merita tutto il biasimo di una società onesta e seria quale è la Fiorentina (oltreché una prevedibile severa punizione del giudice sportivo). Altrimenti non si capisce davvero quale senso abbiano parole come fair play o iniziative benemerite come quella del "cartellino viola". Immaginiamo che la Fiorentina non intenda il fair play solo come la stolida subalternità che suggerisce di sottostare alle altrui richieste speciose, come quella del Napoli di anticipare l´orario della partita.

Fair play significa riferirsi con concretezza ai valori più alti dello sport, pronti a riconoscere gli errori meglio e di più di società che non menano vanto della propria integrità etica. Questo va detto per il club viola, c´è poi un aspetto più personale, riferito quindi al calciatore.

Il gesto di Olivera è sbagliato e inspiegabile, il centrocampista è appena arrivato in viola, immaginiamo carico di entusiasmo e positività, come è possibile quindi che si sia lasciato andare ad un atto così sciocco e violento? Venga quindi a spiegare le proprie ragioni o, ancora meglio, a chiedere scusa come fa un uomo onesto che riconosce un errore.

fonte: Stefano Prizio - ViolaGol.com

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