Puntare sul fair play è buona cosa. Tralasciando quello finanziario, che per viene usato maldestramente come scusa per non mettere mano alla saccoccia, imperniare lo stile della propria società sul rispetto delle regole e del prossimo è scelta meritoria. Purché non si tratta di maniera, di maquillage superficiale che maschera tutt´altro condursi.
La Fiorentina ha sempre mostrato di credere in ciò che dice, ha sempre ribattuto sul tasto fair play e ha intrapreso iniziative come quella del "cartellino viola". Tuttavia non sempre i suoi dirigenti si sono attenuti alla regole non scritte del bon ton sportivo.
Ha poco a che fare col fair play e col cartellino viola la gomitata rifilata dal neogigliato Olivera al bolognese Diamanti. Ma ci ha ancora meno a che fare l´averlo difeso per quel gesto (ahinoi lo ha fatto Delio Rossi nel silenzio della società) e presentare ricorso (non comunicando la decisione) per le sacrosante tre giornate di squalifica comminate al giocatore dal giudice sportivo.
Oggi sul Tirreno però si legge di un´altra notizia, la vera e propria rissa che ha visto coinvolti alcuni genitori che assistevano, a Grosseto, ad una gara del settore giovanile viola contro i pari età maremmani. Parolacce, spintoni e qualcuno che ha deciso di passare alle vie di fatto con conseguente arrivo dei Carabinieri. La violenza, verbale e non, a margine dei settori giovanili è vicenda nota ed annosa. E c´è anche chi a causa di quella, pur amando il bel giuoco del pallone, preferisce instradare i figli a discipline sportive meno ammorbate dal parossismo che regna in molti ambienti calcistici.
Vanno quindi condannati tali eccessi, senz´altro quelli dei grossetani, il cui presidente Camilli ha dato recente prova di se aggredendo il collega ospite presidente del Torino Cairo. Eppure la società del Grosseto calcio non sbandiera il fair play come invece fa, meritoriamente, la Fiorentina. Ecco che al club viola si impone adesso un atteggiamento più rigoroso.
Alla Fiorentina si impone l´obbligo di appurare i fatti e, se del caso, allontanare quelle persone responsabili di questa figuraccia. Insomma se a Grosseto, vista la loro società e come va l´italietta, si possono consentire pure di lasciar perdere. A Firenze, col fair play, le pochette che spuntano dalle giacche, l´ottima iniziativa di Teotino col cartellino viola e tutto l´armamentario beneducato che viene riproposto ad ogn´ora... beh zitti non possono davvero stare.
O no?
Fonte: di Stefano Prizio - ViolaGol.com
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