"Riflettiamo insieme al popolo fiorentino, sull'emergenza 'ndrangheta a Firenze". E' la denuncia di Paolo Coccheri, fondatore delle Ronde della Carità che evidenzia come "il nemico di oggi per tutti gli italiani" sia "la mafia calabrese, ossia la mafia italiana più feroce e sanguinaria, fatta di cultura arcaica generazionale, organizzata a livello militare, in possesso di una capillare organizzazione e con ''montagne'' di denaro esentasse ed insanguinato".
La 'ndrangheta, denuncia Coccheri, "colonizza intere zone della città" di Firenze con "montagne di denaro" ottenuto col narcotraffico, "acquista licenze di alberghi lussuosissimi, ristoranti, pizzerie, paninerie, osterie, ma anche intere fattorie della Toscana, attraverso prestanome di persone immacolate e silenziose. I dipendenti sono tutti giovani calabresi, ''picciotti'' silenziosi, obbedienti e muti come un pesce, che dopo qualche mese scompaiono per dare spazio ad un'altra ''colonia'' ed altri prestanome".
Domani Coccheri introdurrà l'incontro alla Feltrinelli RED di Firenze (ore 18 Piazza Repubblica) con il procuratore capo di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, che presenterà il suo ultimo libro, scritto con Antonio Lo Caso, "Fiumi d'oro" (Mondadori).
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