Da lunedì scorso gli utenti che hanno usufruito del servizio ATAF per ottenere il “biglietto elettronico via SMS”, sono stati avvisati con un messaggio sul telefonino che recita: “Gentile Cliente, ATAF informa che dal 15/02 il prezzo del biglietto via sms sarà pari a 1,50 euro a cui si aggiunge il costo dell'SMS di richiesta”.
Il mobile ticketing ha riscosso un grande successo tra gli utenti, infatti, stando a quanto dichiarato dall'Azienda di Trasporti, sono circa 3.500 i titoli di viaggio emessi giornalmente.
L'aumento di 30 centesimi (il prezzo del biglietto cartaceo resta invariato ad 1,20€, sia chiaro) ha scatenato immediatamente la protesta dei viaggiatori che hanno espresso il loro disappunto, tant'è che l'associazione di consumatori Adiconsum, per avere spiegazioni in merito, ha manifestato la volontà di ottenere al più presto un tavolo di confronto con i vertici ATAF e con la Provincia.
Ieri la Provincia di Firenze, attraverso un comunicato stampa, ha già dato una risposta, sottolineando che il 30 marzo 2012 il Presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi, aveva informato la stessa Provincia dell’introduzione di una “nuova modalità di vendita” del titolo di viaggio di corsa semplice, che poteva avvenire anche tramite l’invio di un sms. In tale comunicazione si specificava che, solo nella fase sperimentale e promozionale, non vi sarebbero stati costi aggiuntivi per questo nuovo servizio di vendita del biglietto che aveva un prezzo al pubblico di € 1,20.
Finita la sperimentazione, in data 22/11/2012, lo stesso Presidente comunicava che il prezzo del servizio con acquisto tramite sms, giunto a regime, avrebbe avuto un costo industriale. Secondo Ataf il computo di tale costo era quindi da considerarsi “imprescindibile per il proseguo del servizio”.
La Provincia di Firenze, che si è detta contraria alla cessazione del servizio, prima di deliberare in merito, ha richiesto informazioni sui costi. L'ATAF ha risposto che il maggior costo di emissione in tale modalità era pari al 20%, corrispondente a 0,24€ su ogni biglietto e che in base a ciò il prezzo del biglietto venduto tramite sms passava di fatto dalla normale tariffa di € 1,20 a € 1,50.
Innanzitutto, se il maggior costo di emissione è pari a 0,24€, chi di dovere dovrebbe spiegare come mai il prezzo non passa a 1,44€, in luogo di 1,50€. L'importo viene scalato dal credito telefonico, quindi non esiste alcun problema per eventuali resti. Come mai questo arrotondamento per un pagamento esclusivamente elettronico e non fatto in moneta sonante?
Seconda questione: gli esercenti che vendono i biglietti cartacei ad 1,20€ non incassano una percentuale sugli stessi, sono dei benemeriti che offrono il loro servizio gratuitamente? Ed i costi di stampa e distribuzione degli stessi? Non è possibile che il costo industriale del biglietto cartaceo (ovvero la somma di tutti i costi diretti di produzione) sia pari a zero. E allora come mai questa differenza di 30 centesimi equivalente ad una maggiorazione del 25%?
Auguriamoci che al più presto si faccia chiarezza sulla questione, poiché, ad oggi, le giustificazioni date, più che chiarimenti, paiono barzellette.
Il sito d'Italia, quotidiano diffuso via internet. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010.
Copyright Il sito d'Italia, tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de "Il sito d'Italia"
Edito da Dedalo Comunicazione Srl, P.Iva 02200130975 - Direttore Responsabile Leonardo Varasano
Realizzato da Exupery Comunicazione