Aggressione somali, il cerchio si stringe

Non ci sono più dubbi su chi ha impartito la dura 'lezione' ai ragazzi somali venerdì scorso davanti l'ingresso del centro di accoglienza di viale Gori. Gli autori dell'aggresione (non tre ma due n.d.r) sono poliziotti.

Ieri è stato identificato anche il secondo agente da parte degli uomini della digos. Si tratta di un 40enne non in servizio nella questura di Firenze, proprio come l'altro protagonista della brutta vicenda. Entrambi la notte di venerdì alloggiavano nella caserma del Magnifico di fronte alla residenza dei somali.

Da quanto si è appreso solo uno dei due agenti ha alzato le mani e tirato fuori la pistola,  l'altro l'avrebbe solo accompagnato, per questo ora la sua posizione appare più sfumata, anche se rischia un provvedimento disciplinare. Le indagini della Procura di Firente dirette dal procuratore capo Giuseppe Quattrocchi proseguono, alla base della violenza, si apprende, "c'è qualche bicchiere di troppo".

Ad incastrare i due agenti della polizia di Stato un video girato col telefonino dal guardiano del centro, acquisito dagli inquirenti.

I due ragazzi aggrediti Mahmut e Abdì Omar, il giorno dopo la violenza, si sono recati in questura per sporgere denuncia. Il gesto è di piena fiducia verso le forze dell'ordine, vuol dire che non basta l'azione infame di uno o due invasati ad offuscare l'immagine di chi rischia la vita ogni giorno per garantire la sicurezza di tutti.