Gli albergatori di Firenze hanno fatto ricorso al Tar della Toscana contro l'introduzione dell'imposta di soggiorno, che sarà operativa dal primo luglio: il ricorso è stato depositato da Aia Federalberghi, Assohotel Confesercenti, Cna Turismo e Confindustria Alberghi del capoluogo toscano. Il consiglio comunale la scorsa settimana aveva approvato la delibera che ha dato il via libera all'imposta. Palazzo Vecchio prevede 10 milioni di entrate per il secondo semestre del 2011 e circa 20 per il 2012. L'imposta consisterà in un contributo da 1 a 5 euro per notte, in base alle caratteristiche delle strutture ricettive: per gli alberghi la tassa sarà di un euro a stella per notte. «Il criterio della proporzionalità sul prezzo non è pertinente - spiega Francesco Bechi, Presidente Aia Federalberghi Firenze -. Poi c'è il problema del sostituto d'imposta, la destinazione dei fondi, su cui vorremmo avere certezze, e la questione della data d'inizio. Tutti aspetti su cui la delibera, a nostro giudizio, assume provvedimenti non conformi». «Non c'è stato un confronto reale con le categorie economiche - ha aggiunto -: ci hanno incontrato, ma avevano già preso le loro decisioni». Per Bechi inoltre «in un momento così delicato della fase di ripresa, dopo tre anni drammatici, questa tassa non aiuta l'aumento dei flussi. E Firenze sta applicando il modello più pesante, con esenzioni molto contenute, rispetto a Venezia e Roma».
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