Le famiglie della persone non autosufficienti che si vedono obbligate a ricoverare i propri parenti nelle RSA, malgrado le promesse, sono costrette a sborsare dai 3.000 ai 3.500 euro al mese. Leggi ben precise prevedono che la Sanità si faccia carico di gran parte delle spese, ma così non è ed oltretutto, visto il numero limitato di posti disponibili, per accedere in una RSA i malati vengono inseriti in fluttuanti graduatorie. L'ADINA (Associazione per la Difesa dei Diritti della Persone non Autosufficienti) da anni si batte affinché vengano rispettate le norme che regolano la Sanità. Ecco la lettera di sollecito che ieri è stata inviata a tutti i Consiglieri Regionali della Toscana:
Per tutti i Consiglieri Regionali
Egregio Consigliere,
Rinnoviamo la richiesta di attenzione dei Consiglieri Regionali sulla questione
degli anziani non autosufficienti.
La Mozione approvata dal Consiglio il 15 marzo 2011 poneva 90 giorni di tempo per
una verifica dei dispositivi approvati: i 90 giorni sono passati e le famiglie fiorentine si trovano tuttora a sostenere la spesa di 3.000/3.500 euro al mese per pagare quota
sanitaria e quota sociale dei loro parenti ricoverati e si trovano ancora nell’assoluta
incertezza del proprio futuro visto che niente è stato fatto per rendere trasparente la lista d’attesa e comprensibile il motivo del continuo andare avanti e indietro nella lista stessa.
In merito all’appropriatezza del ricovero, altro punto affrontato nella Mozione
approvata, è noto che sono state effettuate visite di verifica dei pazienti ricoverati in
RSA e tuttora in lista d’attesa ma non è stato reso noto l’esito e, più che altro, in base al nuovo Regolamento approvato dalla Società della Salute di Firenze il 4 giugno scorso, non è dato sapere cosa succederà ad un anziano ricoverato qualora non risultasse al massimo della valutazione.
Infine, se effettivamente la Giunta Regionale si appresta a deliberare l’erogazione di una cifra consistente per la non autosufficienza a Firenze, come sembra imminente, ci
sentiamo in dovere comunque di sollecitare un intervento di controllo sull’operato della Società della Salute di Firenze: se è necessario, infatti, che il Fondo per la Non
Autosufficienza, distrutto dal Governo Berlusconi, trovi il massimo della
compensazione nel governo regionale, è altrettanto necessario che sia effettuato il
controllo della adeguatezza ed efficacia della spesa a partire dal fatto che nelle altre
Società della Salute della Regione la quota sanitaria viene regolarmente erogata e che il costo del ricovero in RSA nelle altre Regioni è notoriamente inferiore.
Si allega la lettera inviata ai Consiglieri Regionali il 28 aprile scorso.
Firenze, 5 luglio 2011.
La Presidente
Dott.ssa Anna Nocentini
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