“La politica sanitaria della Regione Toscana negli ultimi anni, è stata quella di accorpare e accentrare i servizi nei capoluoghi, a scapito di chi vive nelle aree periferiche, montane ed insulari, senza peraltro riuscire a rispondere in modo adeguato al bisogno di cure nei territori
– dichiara la consigliera del gruppo misto Miriam Amato – e il taglio dei posti letto e la carenza di personale saranno acuiti dalla legge 28 che aggraverà di ore e giorni l’attesa nei pronto soccorso per un ricovero e le liste d’attesa per esami e visite specialistiche interminabili, con ripercussioni anche sul personale in esubero e – aggiunge Amato – l’impoverimento del servizio pubblico spalanca le porte al privato (che riesce a rispondere in tempi più brevi) e al business delle polizze assicurative.
L’accorpamento delle ASL in tre aree vaste, così come concepito dalla legge 28 ha creato tre strutture giganti, estremamente complesse e burocratizzate, con accentramento di potere decisionale ed una inevitabile lontananza dai bisogni reali dei territori, soprattutto quelli periferici, che saranno schiacciati da chi avrà numeri maggiori”.
Con il Referendum si vuole ribadire che tutti i cittadini toscani sono uguali, che non ci siano cittadini di serie A e di serie B a seconda della residenza o se possono o meno permettersi di rivolgersi al privato o pagarsi una polizza per curarsi.
Quello che chiediamo è una riflessione ed un confronto aperto con gli operatori, con i rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni locali e con l’opinione pubblica e la società civile per rispondere in modo efficiente al diritto alla salute equo ed universale sancito dall’art. 32 della Costituzione.
Sarà possibile firmare per il referendum abrogativo della L.T.R. 28/2015 all’assemblea pubblica sulla sanità nel quartiere Gavinana presso il circolo Boncinelli venerdì 23 ottobre alle 21,00.
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