Il Console di Israele per la Toscana, Marco Carrai, si è detto "sconcertato" per quanto avvenuto a Campiglia Marittima (Li) ai danni di un ragazzo di 12 anni per opera di due ragazzine che lo hanno pesantemente insultato ed aggredito perché ebreo, "evocando addirittura i forni crematori".
Il Console, che è già in contatto con la sindaca di Campiglia Marittima e che ringrazia "per l'attenzione e la sensibilità dimostrata nei confronti del ragazzo e della famiglia e per i percorsi scolastici educativi già in corso nel Comune di Campiglia", fa appello a lei e al presidente della Regione "perché rinforzino senza indugi i percorsi educativi su sia cosa stata e sia ancora la persecuzione degli ebrei e di Israele".
Allo stesso tempo, a nome dello Stato di Israele, Carrai chiede "gentilmente alle forze dell'ordine non solo questi reati che accade non devono, ma non possono accadere. Non si può continuare a condannare a parole, senza educare".
"L'antisemitismo e l'antisionismo sono la forma più bassa di inciviltà e di barbarie da condannare senza se e senza ma". Il Console Marco Carrai rivolge, infine, "un affettuoso abbraccio al ragazzo e ai suoi genitori mettendosi a disposizione per tutta l'assistenza necessaria".
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