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martedì, 10 gennaio 2012 - 10:59
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4 febbraio

Il corteo per i martiri delle Foibe accende lo scontro nel Pdl

I giovani rispolverano la polemica tra ex Fi ed ex An
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Ex An ed ex FI, un matrimonio che proprio non vuole funzionare, nonostante i più recenti e vigorosi sforzi da parte dei piani alti, nonostante i congressi  e la campagna di tesseramento, nonostante il ‘nuovo’ Angelino Alfano e il suo progetto di sintesi delle due anime del partito.  Anzi sono proprio i giovani del Pdl a rimettere in campo le antiche divisioni. Preso ‘a pretesto’ stavolta è il Giorno del Ricordo in memoria dei martiri delle Foibe, manifestazione che sempre ogni anno a Firenze accende la polemica con la sinistra radicale.  Ma questa volta l’ala antagonista non c’entra nulla; la discussione dai toni piuttosto accesi è, almeno per il momento, tutta interna al Pdl.

Il coordinatore cittadino della Giovane Italia,  Niccolò Macallè ha dichiarato oggi al quotidiano Il Corriere Fiorentino di non avere niente a che fare con la “destra identitaria” riferendosi a Casaggì, l’associazione giovanile che fa capo al consigliere comunale del Pdl Francesco Torselli, da sempre capofila nell’organizzazione del corteo in memoria dei martiri del Comunismo titino. “Io vengo da un’altra cultura” avrebbe detto Macallè, ovvero la cultura di Forza Italia, che al termine dell’ intervista arriva persino a mettere in dubbio la partecipazione al corteo del 4 febbraio.

Non si fa attendere la replica di Torselli che si definisce “a dir poco sconcertato “ dalle parole del rappresentante dei  giovani di ex Forza Italia, gli stessi, continua il consigliere che “un anno fa vollero a tutti i costi contribuire, anche proficuamente, all'organizzazione della medesima iniziativa. Non capisco cosa sia cambiato da un anno a questa parte, anzi: come dice il nostro segretario nazionale, Angelino Alfano, stiamo finalmente superando la logica degli "ex" per diventare tutti PdL al 100%.

Allora perché i giovani di ex Forza Italia sentono il bisogno di ritagliarsi spazi sulla stampa per rimarcare differenze ideologiche con chi proviene invece da Alleanza Nazionale?”, una “mossa figlia dell’inesperienza” la definisce lo stesso Torselli e bolla” fuori luogo il tentativo di divisione e di polemica politica sollevata dai giovani ex Forza Italia”.  

Ma i dissapori tra il centro sociale di destra e il resto del partito, vertici compresi, non sono una novità. Risale appena alla scorsa estate l’episodio che causò la ferita, evidentemente mai rimarginata, tra il coordinatore cittadino del Pdl Gabriele Toccafondi e i ragazzi di Casaggì che l’11 agosto invitarono tutti a commemorare i “franchi tiratori caduti per l’onore dell’Italia”, Toccafondi andò su tutte le furie, tanto che in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del centro sociale di via Frusa dichiarò: “Col Pdl Casaggì non c’entra nulla”.  

Oggi sono i ragazzi a ribadire il concetto e volere il distinguo; perché in effetti  all’interno della Giovane Italia, movimento giovanile del Pdl, confluiscono sia gli antifascisti che gli esponenti di  quella ‘destra identitaria’ che Casaggì rappresenta (Scatarzi è sia presidente fiorentino di Giovane Italia che responsabile di Casaggì); una contraddizione sempre troppo mal celata, prodotto di quella, che non a caso è passata alla storia come una ‘fusione a freddo’.

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