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sabato, 28 luglio 2012 - 02:55
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Liberalizzazioni

Crisi: la colpa non è dei tassisti

Giaconi (AGCI): “i taxi a Firenze non sono pochi e le cooperative che li gestiscono presentano bilanci sani, a differenza di altre aziende di trasporto pubblico”.
Immagine articolo - Il sito d'Italia

“Siamo in piena recessione, ma la soluzione al problema non è la liberalizzazione delle licenze dei taxi”. Questo il giudizio espresso da Alessandro Giaconi, presidente di AGCI Toscana, in merito alla proposta dell'Antitrust che potrebbe essere trasformata in legge dal Governo Monti nei prossimi giorni.
“Ogni volta che si parla di liberalizzazioni – spiega il massimo dirigente toscano dell'Associazione Generale delle Cooperative – la prima categoria ad essere citata è quella dei tassisti, come se fossero la panacea di tutti i mali del Paese. Eppure i taxi non sono pochi rispetto alla popolazione fiorentina e le cooperative che raggruppano i tassisti di Firenze, Co.ta.fi. e So.co.ta., presentano bilanci sani, a differenza di alcune altre aziende che si occupano di trasporto pubblico”.
Giaconi ha espresso massima solidarietà nei confronti dei lavoratori delle due imprese cooperative, promettendo che l'associazione continuerà a sostenerle in questo momento così delicato.
La proposta formulata dall'Antitrust per rendere meno gravoso il processo di liberalizzazione, ossia concedere una seconda licenza a chi ne possiede già una affinché possa essere affittata o messa in vendita, non convince assolutamente il presidente di AGCI Toscana. “Il valore delle licenze negli ultimi anni è già sceso in maniera evidente. Con le liberalizzazioni si ridurrà di almeno il 90% rispetto a quello d'acquisto. La concessione di una seconda licenza - aggiunge Giaconi – non può compensare, in alcun modo, questa perdita da parte dei tassisti”.
E la questione delle licenze si unisce la nuova fiscalità per le cooperative, forma imprenditoriale scelta da molti tassisti per offrire il loro servizio, voluta dal precedente Esecutivo. “Un balzello gravoso – conclude Giaconi – dal quale non ci sottraiamo per senso di responsabilità nei confronti del Paese, ma estremamente penalizzante. Così le cooperative fiorentine di tassisti, oltre a subire una pressione fiscale notevolmente incrementata rispetto al passato, vedono svanire anche la loro unica fonte di guadagno: la vendita della licenza”. 
 

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