E’, ormai, da gennaio di quest’anno che sono presenti in Piazza della Repubblica “importanti” cantieri di lavoro. I lavori furono presentati, a suo tempo, alle attività economiche con sede sulla Piazza, come utili e opportuni per la sistemazione della pavimentazione in pietra.
Al termine della riunione del 31 ottobre 2017, presso l’Assessorato ai lavori pubblici, a cui parteciparono l’Assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Giorgetti e gli Operatori interessati, fu concordato un programma di lavoro che gravasse nel modo minore possibile sulle attività economiche e terminasse possibilmente nella fase iniziale della stagione turistica. Nel caso di un prolungamento dei lavori ai mesi estivi, allora imprevedibile, fu anche condivisa la richiesta degli operatori di sospendere i lavori stessi e riprenderli a partire dal mese di ottobre.
Purtroppo il calendario dei lavori non è stato rispettato perché nel mese di febbraio, a seguito dell’apertura dei cantieri sono stati ritrovati reperti di interesse storico che sono stati immediatamente messi sotto tutela e studio dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.
“Ad oggi le imprese sono ancora costrette a subire il degrado derivante dall’impatto imponente dei cantieri di lavoro, aperti su tutta la piazza e non hanno certezze né sulla modalità di prosecuzione dei lavori, tanto meno sulla possibile data della loro chiusura. – afferma Santino Cannamela, Presidente Confesercenti Città di Firenze - Pare superfluo sottolineare come i fatturati di tutte le attività economiche interessate dalla presenza dei cantieri, in questi sei mesi abbiano subito riduzioni talmente importanti, da mettere a rischio anche la loro stessa sopravvivenza. Stiamo parlando di vere e proprie Imprese, storiche, conosciute a livello internazione e di elevato profilo storico e culturale, come il Caffè letterario Giubbe Rosse, o l’antico Caffè Concerto Paszkowski.”
“Ognuna di queste imprese ha decine di dipendenti, conti economici da rispettare e quindi la necessità di avere certezze per poter programmare e ottenere profitto dalla propria attività, riducendo per quanto possibile gli eventuali danni. – continua Cannamela - Per queste ragioni e nello spirito da un lato, della salvaguardia degli esercizi storici di Firenze e dall’altro del Regolamento Cosap che prevede il 50% di sconto del relativo Canone, in particolari situazioni di disagio derivanti dalla presenza di cantieri di lavoro che impattino per periodi superiori ai sei mesi con attività economiche, chiediamo che l’Amministrazione Comunale, a favore delle Imprese presenti in Piazza della Repubblica, consideri una ragionevole percentuale di sconto sui canoni Cosap 2018, dovuti dagli esercizi pubblici con dehors e possibili riduzioni della Tari e/o delle imposte sulla pubblicità.”
“Tali provvedimenti, pur non colmando totalmente le gravi perdite in termine di fatturato subite dalle diverse Imprese, rappresenterebbero un importante segnale di concreto interesse dell’Amministrazione, - conclude Cannamela - nei confronti di esercizi storici che hanno concorso attraverso i decenni della loro attività, alla fama della nostra Città nel mondo come fucina di cultura e culla dell’arte.”
Comunicato Confesercenti Firenze
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