Natalia Strozzi Guicciardini, discendente per un ramo della sua famiglia dalla Gherardini è andata oggi in visita al cantiere di scavo del convento di Sant'Orsola dove un team di otto operai specializzati e due archeologi stanno cercando i resti della famosa antenata resa eternamente celebre dal dipinto di Leonardo, noto come 'La Gioconda'. Le operazioni di scavo sono partite stamattina intorno alle 11,00, poco dopo già i primi reperti: un muro in mattoni; uno scalino che forse conduce ad una cripta; due tombe integre subito sotto il pavimento; la possibile copertura di un soffitto a volta anche questo in mattoni, che potrebbe celare la stessa cripta; infine frammenti ossei. Nulla ancora che indichi con certezza la presenza dello scheletro della Monnalisa, ma per ogni reperto che è venuto alla luce, un'emozione, per gli addetti e ai lavori e per la principessa Natalia Strozzi Guicciardini. ''Mi sono emozionata, non me l'aspettavo di emozionarmi così" avrebbe dichiarato dopo essersi intrattenuta per oltre un'ora a parlare con gli esperti. ''Perché - ha spiegato - o che si trovino o che non si trovino i suoi resti, è certo che si tratta comunque della Lisa Gherardini, cioè di una nostra antenata di cui è attestata la sepoltura in questo luogo''. Natalia Strozzi, che aveva inizialmente espresso perplessità su questo studio, ha oggi definito la ricerca sulla sua antenata ''interessante, e anche divertente: secoli di storia ci separano da Lisa ma questo è il luogo in cui lei c'è e mi sembra che si agisca con rispetto''. La presenza dell'erede ha suscitato interesse da parte dei media esteri. La tv francese e russa, che hanno inviato troupe proprio per seguire gli scavi, l'hanno intervistata. Obiettivo è trovare lo scheletro, possibilmente il cranio, e il Dna, di monna Lisa per ricostruire il volto e confrontarlo con l'immagine del dipinto del Louvre: dopo l'intervento di storici dell'arte ed archeologi, saranno convocati anatomo-patologi, antropologi e biologi. Lo scavo andrà avanti circa un mese ma attendiamo interessanti novità già nei prossimi giorni. Il Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni culturali che, con il patrocinio della Provincia di Firenze, coordina la ricerca, porterà avanti lo scavo fino a due metri sotto il suolo, così come dichiarato da Silvano Vinceti, portavoce del Comitato "siamo solo all'inizio, abbiamo fatto appena 40 centimetri''ha precisato. Le operazioni si svolgono sotto la direzione della Soprintendenza archeologica della Toscana.
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