Crack Credito Cooperativo, giudici entrano in camera consiglio. Durerà giorni

I giudici del tribunale di Firenze sono entrati in camera di consiglio questo pomeriggio per decidere sul processo per bancarotta dell'ex Bcc CreditoCooperativo Fiorentino di Campi Bisenzio (Firenze), banca di cui il senatore Denis Verdini fu presidente 20 anni fino al 2010. Il collegio, presieduto da Mario Profeta, si è ritirato all'aula bunker di Firenze, dove il processo si è trasferito da oggi per l'ultima udienza e poi per la decisione. La camera di consiglio durerà alcuni giorni durante i quali i giudici rimarranno dentro gli alloggi della struttura che in passato ha ospitato processi di terrorismo e di mafia. La sentenza è prevista per la prossima settimana.

I giudici del collegio devono decidere, a vario titolo, su 34 imputati, per fatti di bancarotta fraudolenta e, per quanto riguarda il capitolo sulle attività editoriali promosse da Verdini a Firenze, sulla presunta truffa allo Stato per i fondi all'editoria. Stamani, ultima udienza del processo, c'è stata l'arringa finale tenuta dall''avvocato Francesco Paolo Sisto a difesa del già vicepresidente della banca Marco Rocchi, uno dei 34 imputati. Il legale, tra i vari argomenti, ha sostenuto tra l'altro l'impossibilità che si siano verificate, negli anni, distrazioni per bancarotta nell'istituto creditizio cooperativo giacché, prima di quella decisiva del 2010 che portò alla liquidazione coatta amministrativa, vi erano state altre diverse, ispezioni della Bankitalia.

Verifiche durante le quali, ha sostenuto il difensore, sarebbe stato impossibile agire in modo non corretto senza che gli ispettori non ravvisassero anomalie nei loro controlli periodici sulle attività della banca. Il pubblico ministero Luca Turco ha rinunciato alle repliche, quindi alla ripresa nel pomeriggio il presidente Profeta ha chiuso l'udienza e proclamato la camera di consiglio facendo ritirare il collegio.