Nel quarto giorno di ritiro della Nazionale, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano a Firenze, Cesare Prandelli incontra la Stampa prima della partita di allenamento contro la Virtus Vecomp delle 18:00. In mattinata gli azzurri hanno svolto una sessione di lavoro a porte chiuse: ancora lavoro differenziato per quei giocatori alle prese con gli infortuni, come Giorgio Chiellini e Riccardo Montolivo, che lunedì prossimo saranno sottoposti a nuovi e decisivi controlli.
Prima delle parole di Prandelli viene presentato l'album Panini delle figurine di Euro 2012.
Queste le parole del CT:
“Di Natale rappresenta il tipo di attaccante che non dà punti di riferimento? - Tutti e 6 gli attaccanti che ho hanno queste caratteristiche, giocano con grande duttilità e si sacrificano per la squadra. Provando alcune situazioni di gioco ho avuto dei riscontri”.
“I test fisici e la testa dei giocatori? - L'aspetto fisico non mi preoccupa per la programmazione del lavoro, sono preoccupato da coloro che hanno alcuni acciacchi, non me la sento di andare all'Europeo con qualche giocatore a mezzo servizio”.
“Cassano in Azzurro? - L'ho sempre immaginato con noi, negli anni ha dimostrato di essere un giocatore di peso per gli Azzurri, ha bruciato le tappe per risolvere il suo problema, dimostrando grande attaccamento alla Maglia Azzurra”.
“Tre attaccanti? - Questo è un lusso che nessuna squadra al mondo si può permettere, almeno che non ci sia estremo equilibrio e coesione tra i reparti”.
“Balotelli può essere influenzato dalle prime pagine dei giornali? - Assolutamente no”.
“Il ruolo di Giovinco? - All'occorrenza può essere anche una mezza punta, oltre che un attaccante, ma questa duttilità la ha solo Cassano”.
“Coloro che saranno esclusi dalla lista dei 23, saranno premiati nelle partite amichevoli? - Mi piacerebbe, ma abbiamo troppo poco tempo per prepararci”.
“I moduli e Di Matteo che vince la Champions col catenaccio? - Non è una valutazione corretta, i Blues hanno anche creato gioco, Di Matteo ha capito che se avesse giocato apertamente con certe squadre non avrebbe ottenuto quel traguardo”.
“Se oggi proverò la difesa a tre? - La proverò quando arriveranno i giocatori della Juventus, ma difficilmente mi discosterò da quella a quatto, però è bene farsi trovare pronti in caso di emergenza”.
“Le dichiarazioni di Diego Della Valle? - Quando si parla di violenza siamo tutti d'accordo, dobbiamo combatterne ogni tipo, sia quella fisica, sia quella verbale; i dati del Viminale degli ultimi anni sono incoraggianti, ma non bisogna abbassare la guardia. Bisogna mantenere sempre il dialogo, anche con i tifosi più caldi...in questo modo puoi sempre costruire qualcosa. Durante la mia esperienza a Firenze, in quei 5 anni non abbiamo mai avuto alcun tipo di problema, proprio perché eravamo tutti coinvolti per questo fine, tutti sapevano che da parte della Proprietà e dell'allenatore non sarebbe stato tollerato alcun atto violento. Mi sembra, tra l'altro, che quest'anno i tifosi Viola siano stati premiati come miglior tifoseria d'Italia...certo non bisogna mai abbassare l'attenzione, questo è un tema importante e dovremmo avere la possibilità di trattarlo in maniera più approfondita”.
“Bocchetti? - Spalletti mi ha parlato benissimo di lui, mi è sembrato giusto premiarlo, è un jolly in difesa”.
“Pirlo? - Come ho detto alcuni giorni fa, non possiamo pensare di dipendere da Andrea, gli altri giocatori devono lavorare in armonia con lui, in questo modo sfrutteremo la sua capacità di verticalizzare il gioco”.
“Gli infortuni di Chiellini e Montolivo? - Dei due mi preoccupa di più Montolivo, lo conosco bene, lui vuole recuperare, ma tra i due sono più preoccupato dalle condizioni di Riccardo”.
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