Il 14 dicembre 2010 abbiamo pubblicato la nostra prima notizia, e quindici giorni dopo abbiamo registrato la testata giornalistica al Tribunale di Firenze.
Dieci anni di notizie. Dieci anni di folle passione per Firenze e per l’informazione. Un percorso fatto di sacrificio, umiltà e costante lavoro quotidiano.
Abbiamo raccontato la trasformazione di Firenze in questo decennio, con i passaggi più significativi dello sviluppo di questa città. Abbiamo visto cambiare due sindaci, due proprietà della Fiorentina. Abbiamo raccontato la nascita di due tramvie, l'espansione dei quartieri e i cambiamenti sociali e culturali di questa città. Abbiamo scritto pagine di cronaca nera, dalla microcriminalità agli affari delle mafie a Firenze e in Toscana. Ma abbiamo seguito anche l'anima creativa di una città in continuo movimento, che ha saputo rendere contemporanea la sua bellezza.
Ma una delle sfide più suggestive che ci siamo posti è stata quella dell'autorevolezza dell'informazione del web. Nel 2010 ancora non conoscevamo così diffusamente né il potere di internet, né l'esistenza delle fake news, ma il potenziale della Rete, tra velocità e capacità di rivolgersi a masse di persone, andava reso, nel nostro microscopico mondo, più autorevole.
Perchè, a prescindere dalla pandemia da coronavirus, il periodo storico in cui viviamo è ricco di avvenimenti molto importanti ed esige un'attenzione costante ai cambiamenti in atto. Ma la grande necessità di capire, comprendere, pensare e restare aggiornati, è collegata alla crescente sfiducia nel giornalismo, aumentata dalla presenza di dati falsi o contrastanti reperibili proprio sul web.
Del resto, fare informazione vuol dire mettere al corrente qualcuno di qualcosa. Esempio banale. Se ieri un gatto è cascato da un albero in piazza e si è rotto una zampa, il titolo “Gatto cade dall'albero in piazza” è una notizia, mentre “Sfiorata tragedia in piazza” non lo è. Quando l'obiettivo non è più l'informazione ma il click, l'oggettività è persa, così come la credibilità della fonte.
Ovviamente non bisogna generalizzare, perchè la professionalità esiste ancora, ma è necessario riuscire a riconoscerla, districandosi dalla fitta rete di cattiva informazione ormai fin troppo estesa.
Per questo dobbiamo difendere l'informazione web, perchè è presente e futuro. Con i fatti, quindi con le notizie.
E' questo il filo conduttore che ci ha mosso in questi primi dieci anni. Siamo e rimarremo un giornale al servizio dei cittadini e rispondiamo delle nostre scelte esclusivamente ai nostri lettori. Non è poco di questi tempi, in cui nelle tv i giornalisti sostituiscono o spalleggiano partiti e politici.
Rivendichiamo con orgoglio la nostra libertà. Anche per questo motivo non riceviamo finanziamenti o contributi pubblici e questo aspetto, negli anni, ci ha fatto più volte riflettere se era il caso di continuare o meno in un progetto fatto di passione quotidiana.
In questi anni le nostre notizie sono state lette da oltre 8 milioni di persone e i nostri servizi, video e reportage sono stati visti oltre 10 milioni di volte. Le inchieste che abbiamo pubblicato sono state citate da tv e media nazionali.
Il nostro scopo continuerà ad essere quello di fornire un'informazione libera, corretta ed essenziale al servizio di chi legge e guarda.
Tutto questo è stato possibile soltanto alla professionalità di chi, in questi anni, ha svolto un lavoro al servizio dell'informazione di Firenze. Grazie, per questo motivo, soprattutto a Donato Mongatti, collega e colonna di questo giornale.
Grazie a Domenico Rosa, che ha contribuito alla nascita e alla crescita di questo giornale. Grazie a Costanza Castiglioni, che ci ha accompagnato in questi anni con argomenti che hanno 'aperto' il nostro giornale a nuove tematiche.
Grazie a Giovanni Donzelli. Con lui è nato ilsitodiFirenze.it e sotto la sua linea editoriale non c'è mai stata un'interferenza su argomenti e fatti da trattare.
Ma soprattutto grazie a Firenze e ai fiorentini. Che ogni giorno ci leggono, che ogni giorno ci criticano e ci sostengono. Grazie ai nostri lettori.
Perchè fare il giornalista è un mestiere bello e avvincente. Ma sapere di farlo per servire la città di Firenze è una grande soddisfazione, che ti rende consapevole degli oneri e degli onori della storia di questa città.
Evviva Firenze, evviva l'informazione viva. E buon compleanno a noi.
Matteo Calì
Direttore de ilsitodiFirenze.it
Quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Edito da Giornalistifiorentini srls Copyright ilsitodiFirenze.it - Tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de ilsitodiFirenze.it - Direttore: Matteo Calì
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