Oltre un centinaio di persone si sono riunite oggi pomeriggio in piazza dei Ciompi, a Firenze, per chiedere un impegno concreto da parte del governo italiano per la liberazione di Silvia Romano, rapita un anno fa, il 20 novembre 2018, a Chakama, un villaggio a 80 chilometri da Malindi, in Kenya.
All'iniziativa, promossa da “Donne per Silvia” (Caterina Arciprete, Lucia Ferrone e Caterina Francesca Guidi), partecipano numerose associazioni tra cui Verdi Firenze, Anelli Mancanti, Arci Firenze, Associazione Piazza della Vittoria, CNGEI Firenze, Comitato Fermiamo la Guerra, Comitato Firenze Possibile "Piero Calamandrei", Comitato Firenze Possibile "Arianuova", COSPE, È viva Toscana, Emergency Firenze, Europa Verde Toscana, Firenze Città Aperta, il gruppo consiliare di Sinistra Progetto Comune, il gruppo scout AGESCI Firenze 12, Libere Tutte, Associaçao Angolana Njinga Mbande, OXFAM, PD Metropolitano di Firenze, Piccola Scuola di Pace dell’Isolotto “Gigi Ontanetti”, Movimento Federalista Europeo di Firenze, Potere al Popolo Firenze, Progetto Arcobaleno, Rete Antirazzista di Firenze, Rifondazione Comunista Firenze, Senso Comune Firenze, Società della Ragione, Sì Toscana a Sinistra, Sinistra Italiana Toscana, Volt Firenze.
Le ultime notizie, che emergono dagli sviluppi dell'indagine della Procura di Roma e dei carabinieri del Ros, riportano che la cooperante sarebbe tenuta sotto sequestro in Somalia da un gruppo islamista legato ai jihadisti di Al-Shabaab.
Silvia Romano, 24 anni, si è laureata in Mediazione Linguistica per la Sicurezza e Difesa Sociale al Ciels, il Centro di Intermediazione Linguistica Europea. Nell'estate 2018 ha deciso di partire da sola per l'Africa, per la sua prima esperienza di volontariato in un orfanotrofio a Likoni, gestito dalla onlus “Orphan's Dream”. Silvia ha proseguito le sue attività con la piccola onlus marchigiana “Africa Milele" (che opera nel Paese africano su progetti di sostegno all’infanzia) a Chakama, prima di tornare in Italia. Ma poi ha deciso di continuare con il suo impegno in Africa, dove era tornata ai primi di novembre 2018.