“L'Amministrazione Comunale ha allargato la Zona di Sosta Controllata (ZCS) a pagamento di Coverciano per fare cassa, e prende in giro i pendolari col nuovo servizio del "car pooling" (l'auto in comune). Emerge chiaramente dalla risposta all'interrogazione data sull'argomento dall'amministrazione comunale.
In due anni l'amministrazione si contraddice sulla politica della sosta, prima liberando posti auto gratuiti in periferia per i pendolari, poi estendendo la zcs a pagamento di Coverciano e tirando fuori dal cilindro un nuovo servizio, il car-pooling, per i pendolari, che forse verranno in città con meno auto, ma con la certezza dell'assenza di parcheggio. Nel settembre scorso la ZCS 2 di Coverciano è stata ampliata, mettendo a pagamento altre strade comprese nel perimetro tra via Lungo l’Affrico, la ferrovia, il torrente Mensola e i confini comunali, in quanto, come ha ricordato l’assessore alla mobilità, “l’area di Coverciano è interessata da un notevole flusso di pendolari e al tempo stesso densamente abitata con la conseguenza che parcheggiare per i residenti era diventato difficile". Invece due anni fa, nel settembre 2010, la giunta comunale aveva approvato, su proposta dell’assessore alla mobilità, la delibera sulla nuova disciplina e per la riorganizzazione di ZTL e ZCS, sostenendo tra l’altro il ritorno della “sosta libera all’interno delle ZCS con circa 4.000 posti nelle zone periferiche non soggetti ad alcuna regolamentazione”. Se l'amministrazione comunale non è in grado o non vuole realizzare un Piano della sosta con parcheggi scambiatori e pertinenziali, nelle periferie e a supporto del trasporto pubblico locale, viene forte il sospetto che l'allargamento delle ZCS serva non tanto a trovare posti auto per i residenti, ma a fare cassa con i pendolari e a prenderli in giro col nuovo servizio del car-pooling”.
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