"Dal 19 gennaio scorso SEL non fa più parte della maggioranza che governa Firenze: lo vogliamo ricordare per l'ennesima volta al Sindaco Renzi che molto probabilmente pensa così tanto a Roma e a come vincere le primarie, che sembra esserselo dimenticato stasera in tv ospite a In Onda su La7 quando si è auto-celebrato rivendicando di governare a Firenze con SEL" Lo affermano il Consigliere comunale Tommaso Grassi e il coordinatore provinciale di SEL Firenze Lorenzo Falchi - Siamo stanchi di dover assistere ad un Sindaco che intende associarci alle sue responsabilità amministrative e politiche, dalle quali da tempo abbiamo preso le distanze: forse la sua prolungata assenza dall'aula di Palazzo Vecchio e il suo disinteresse per Firenze gli hanno fatto perdere questa notizia."
"Il Sindaco - spiegano Grassi e Falchi- non solo mistifica e dice bugie nei contenuti politici e nell'autocelebrazione della propria amministrazione, ma adesso ha deciso anche di fingere sui propri rapporti politici in ambito locale, che in realtà sono piuttosto caratterizzati da un continuo strizzare l’occhio all’UDC, e dal fatto che le delibere importanti sul futuro urbanistico e sul bilancio vengono persino votate dai partiti del Terzo Polo e persino dalla Lega Nord: siamo certi che raccontare bugie per coprire propri insuccessi non è il miglior biglietto da visita per chi si è candidato a governare il Paese. E’ già la terza volta che ricorda quanto è bello governare Firenze col sostegno di SEL: sta diventando davvero una ossessione e un brutto vizio per il Sindaco Renzi ribadire ogniqualvolta questa bugia e sarebbe davvero arrivata l'ora di smetterla con questa mistificazione."
"Ci dispiace che debba crearsi una sua realtà parallela e che ripeta a pappagallo solo determinate proposte solo ed esclusivamente per far passar i suoi messaggi politici e fare promesse che poi, come è successo già a Firenze, sappiamo non manterrà: non si governa una Città, né tantomeno un Paese solo con i punti esclamativi e gli slogan."
"La decisione dell’uscita di maggioranza è stata assunta dopo l’approvazione della delibera sulla privatizzazione di ATAF da parte del Consiglio comunale, ma arriva a compimento di un percorso che ha visto le nostre posizioni sempre più divergenti su molti aspetti rispetto al governo di Renzi: dalla vicenda dell’apertura dei negozi il 1° maggio, alle vicende del Maggio Musicale Fiorentino, alle privatizzazioni ed esternalizzazioni di servizi di base come gli asili nido, ai rapporti sempre più conflittuali con parti importanti della Città come sindacati e associazioni, alla situazione economico-finanziaria del Comune e alla situazione di insolvenza e di mancati pagamenti verso le aziende del territorio che hanno effettuato i lavori per il Comune e che rischiano di ritrovarsi sul lastrico, ma anche sul versante sociale caratterizzato da un aumento delle tariffe e una diminuzione dell'offerta e della qualità dei servizi, per non parlare di una politica che favorisce solo la mobilità privata automobilistica, cancellando ogni politica sulla ciclabilità, di una pianificazione territoriale che è deludente dal punto di vista urbanistico e dell’impatto ambientale, della cancellazione del ruolo dei quartieri e più recentemente col rifiuto di una tassazione progressiva ed equa che azzeri la pressione sulle fasce di reddito medio-basse e alzi invece quella più alta.”
"SEL continua a credere nella necessità dell'unità del centrosinistra. Una coalizione rinnovata, costruita su basi nuove, con programmi elaborati insieme a quei pezzi dell'Italia migliore alla quale vogliamo dare voce. A Firenze Renzi ha dimostrato con i metodi e i contenuti del suo governo di non rappresentare questo tipo di cambiamento ma anzi di collocarsi al di fuori dei valori e delle idee del centrosinistra. Questi quindi i motivi di fondo che hanno portato SEL alla scelta di ritirare la propria fiducia alla Giunta, decisione che adesso il Sindaco tenta di nascondere o fa finta di non ricordare solo per riverniciarsi come colui che potrebbe candidarsi alla guida di una coalizione di centro-sinistra quando invece si tratta di un politico ormai consumato che tenta di vendere come nuove politiche che ci hanno condotto alla crisi attuale."
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