A Firenze ha trascorso sette anni, di quella squadra e' stato anche il capitano ma il divorzio non e' stato dolce, anzi. Riccardo Montolivo ha ancora a cuore la Fiorentina e quella di domenica, la sua prima volta da ex, non sara' una partita come le altre. Oggi, pero', la sua maglia e' quella rossonera, una scelta fortemente voluta e che non rinnega, e non avra' esitazioni se ci sara' da dare un dispiacere ai suoi vecchi tifosi. "Sono felicissimo di essere arrivato al Milan, una grande squadra, forse la piu' grande", dice Montolivo ai microfoni di Sky Sport, in occasione del lancio del suo nuovo sito personale. "Gioco nello stadio piu' bello del mondo e nemmeno per un secondo mi sono pentito di questa scelta", dice Montolivo. La cui ultima stagione in viola e' stata dura, l'annuncio di non voler rinnovare il contratto in scadenza non gli e' stato d'aiuto e dei risultati ben al di sotto delle attese e' stato fatto spesso e volentieri il capro espiatorio. "Le colpe venivano date sempre a me ma io ho sempre dato il massimo per quella maglia e per fortuna siamo riusciti a salvare la stagione - si difende - Il mio rammarico e' che non sono riuscito mai a parlare con la proprieta' ma solo con la dirigenza che c'era e con cui ho avuto dei problemi e le cose sono andate cosi'. Ora sono contento che la Fiorentina sia rinata, la citta' merita una squadra forte ma ora sono al Milan e voglio vincere qui". Parlando di campo, "la Fiorentina ha trovato un'identita' di squadra, stanno bene ma anche noi siamo in una buona condizione. Sara' una bella partita ma abbiamo bisogno di tre punti per avvicinarci alle posizioni piu' alte. L'assenza di Jovetic? E' un giocatore di qualita' ma loro hanno ormai un'identita' di gioco che permette di sopperire anche alla mancanza di un giocatore importante come lui".
Il Milan, come detto, vuole vincere e arriva all'appuntamento rinfrancato dagli ultimi risultati positivi. "Nelle ultime partite abbiamo fatto dei passi avanti e sono fiducioso nella nostra prestazione - confessa Montolivo - A questa squadra i leader non mancano, ci sono i grandi vecchi che hanno fatto la storia di questo club e possono trasmettere tanto a me e ai giovani. Meritiamo una classifica diversa da quella che abbiamo, ora dobbiamo dimostrarlo sul campo e sono convinto che da qui in avanti si vedra' un altro Milan. Stiamo trovando gli equilibri, i meccanismi giusto, era inevitabile all'inizio avere della difficolta' ma adesso abbiamo trovato qualche punto fermo e dobbiamo continuare in questa direzione". Poi una promessa: se domenica dovesse far gol alla Fiorentina non esultera'. "Credo sia un modo di rispettare la mia esperienza di sette anni in viola", conclude il giocatore rossonero.
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