È arrivato anche a Firenze “Bimbovisione”, il progetto promosso e organizzato dal sindacato nazionale Federottica e dall’Albo degli Ottici Optometristi e che prevede un ciclo di incontri rivolto a genitori e insegnanti. L’iniziativa, già avviata in molte regioni italiane e attraverso cui sono già stati contattati in tutta Italia circa 10.000 genitori e 3.000 insegnanti, vuole rispondere alle crescenti esigenze delle scuole di realizzare un programma di prevenzione serio, continuo e completo con l’obiettivo di combattere le cattive abitudini che i bambini contraggono sui banchi di scuola e che sono causa di un eccessivo affaticamento alla visione. Studi effettuati e dati raccolti hanno infatti evidenziato l’esigenza di momenti di educazione e prevenzione sui disturbi visivi. Il 20% degli alunni presenta infatti problemi visivi che incidono sul rendimento scolastico; il 50% dei docenti intervistati lamenta la carenza dei programmi di prevenzione, l’85% accusa una manca assoluta di informazione in questo ambito e il 95% desidera assicurare agli utenti della scuola un servizio più completo e accurato.
Il progetto “Bimbovisione: vedere meglio per apprendere meglio” vuole quindi dare una risposta concreta a questa esigenza. L’iniziativa, che ha il patrocinio degli assessorati al welfare e all’educazione, ha preso il via ieri presso l’Istituto comprensivo Botticelli.
“Ringrazio Federottica e l’Albo degli Ottici Optometristi per questa opportunità di informazione e prevenzione in un ambito come quello della vista particolarmente delicato – dichiara l’assessore al welfare Stefania Saccardi –. Spiegare a insegnanti e genitori cosa fare per aiutare i bambini ad assumere una postura corretta nei comportamenti quotidiani, come per esempio il modo di stare sul banco di scuola o l’utilizzo del computer, rappresenta un primo elemento importante di prevenzione dell’insorgenza di deficit della vista e della visione”.
“Prevenzione, diagnosi precoce di patologie che possono diventare gravi in età adulta ed educazione ad un corretto stile di vita – sottolinea l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – consentono anche l’ottimizzazione delle risorse complessive: attraverso iniziative come questa possiamo integrare perfettamente i diversi servizi, quello sanitario e scolastico, presenti sul territorio”.
In concreto, gli incontri avvengono su richiesta dell’istituto scolastico, sono gratuiti, coinvolgono insegnanti e genitori dei bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e il primo ciclo della scuola primaria.
Durante questi incontri un ottico optometrista esperto illustra con una presentazione multimediale le più importanti tematiche riguardanti la vista e la visione dei bambini e spiega come aiutarli ad assumere una postura corretta, quali strategie adottare per raggiungerla, come svolgere le attività al computer in condizioni più idonee, come strutturare una cameretta per fare i compiti rispettando la visione.
Vengono illustrati inoltre i principali problemi visivi, quali sono le loro manifestazioni e quali difficoltà possono produrre specialmente durante il lavoro scolastico di letto-scrittura.
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