Di seguito il comunicato del Sindacato Unitario Lavoratori Comparto Trasporti in merito allo sciopero di ieri dei dipendenti dell'azienda di trasporto pubblico di Firenze ATAF:
Ieri, nonostante il vergognoso atteggiamento di taluni componenti della RSU teso al boicottaggio dello sciopero aziendale (da loro stessi indetto), tanti lavoratori hanno deciso di non abbassare la guardia.
Di non credere alle vaghe rassicurazioni, ad una pagina bianca, ai messaggini privati, alle parole rassicuranti dei "soliti" che troppo spesso hanno visto disattese, ed hanno deciso di scioperare per dare un messaggio e spingere ad una nuova trattativa, che dia garanzie certe e futuro per tutti.
Ma soprattutto, rivendicare il diritto di essere informati e poter giudicare mediante il voto di un Referendum Aziendale, la giustezza o meno di un accordo.
Ieri 26 gennaio i lavoratori di ATAF hanno scioperato per la seconda volta a difesa della sicurezza del proprio posto di lavoro.
E corre l’obbligo, in data odierna, di fermarsi a riflettere sul significato di quanto è accaduto e del perché vi sia stata una così ALTA ADESIONE, nonostante i numeri sbandierati AD HOC da Azienda e Sindacati rinunciatari dello sciopero, all’azione promossa da SUL-CT e da RSU- ATAF.
Dopo l’assemblea del 24 gennaio, con la presenza di una RSU dimezzata e ormai abbandonata da chi aveva ed ha, a nostro parere, già deciso di sottoscrivere un fantomatico accordo (il testo o bozza non sono ancora noti) senza le giuste garanzie ma ‘svendute per due spiccioli’ per provare a fermare le giuste richieste dei lavoratori.
Ieri è arrivato il giorno della verità e cioè il giorno in cui, avendone la possibilità, i lavoratori hanno fatto chiaramente capire le loro intenzioni aderendo allo sciopero.
Con l’adesione allo sciopero, è stato chiaramente detto che le pseudo-garanzie offerte sulla mancanza di clausole che garantiscano il lavoro ben oltre la durata del “Contratto Ponte” non sono utili.
I lavoratori non accettano che il loro futuro sia chiuso al 31 Dicembre 2019, i sostenitori dell’accordo devono intanto partire da qui, e tener presente che questa è la richiesta più importante soprattutto per i neo assunti.
Oltre a quanto sopra, abbiamo tutti il dovere di tener presente il mandato assembleare che ci vede protagonisti di due vertenze aperte in modo diverso, ma convergenti su temi quali: intervallo sei turni SNC, orari e percorrenze, sosta garantita sui Turni Binatoni, Sicurezza del posto guida, certezza del posto di lavoro al momento dell’entrata in funzione delle linee 2 e 3 della tranvia, ecc ecc.
Lo stato di fatto obbliga, in particolar modo coloro i quali pensano di firmare senza ascoltare i lavoratori, a rivedere la propria posizione, a fermarsi e riflettere su quali aspetti nelle richieste fatte alla controparte hanno sottovalutato il comune sentire di chi dovrebbero rappresentare.
Davanti ad un’azione di protesta così ben riuscita è doveroso lasciar perdere i richiami delle sirene di chi con due spiccioli vuol mettere la parola fine alle richiesta di condizioni di lavoro più dignitose, addirittura senza verificare neppure con un Referendum la volontà degli stessi lavoratori di ATAF Gestioni.
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