E' arrivata la risposta ufficiale di Enac sulla richiesta di chiarimenti avanzata dal sindaco Matteo Biffoni sul volo di aerei a bassa quota segnalati da alcuni cittadini pratesi. L'Ente nazionale di aviazione civile, sentito l'Enav del Centro aeroportuale di Firenze, ha escluso il sorvolo di aerei a bassa quota sui cieli pratesi o di prove in vista dell'allungamento della pista di Peretola. Già informalmente il sindaco aveva ricevuto subito una smentita, ma Biffoni ha deciso di avanzare una richiesta protocollata scritta in modo da avere un riscontro formale.
L'attenzione resta comunque alta e, dopo la pausa estiva, riprende il confronto sia con la cittadinanza sia con gli altri sindaci della Piana per portare avanti le richieste di Prato e degli altri Comuni preoccupati dell'impatto ambientale di un ampliamento dell'aeroporto fiorentino. Nelle prossime settimane il sindaco e la presidente del Consiglio incontreranno i rappresentanti dei comitati cittadini che chiedono un Consiglio comuncale aperto sul tema: "Sull'argomento c'è grande compattezza, come è stato ribadito dalla posizione unanime di maggioranza e opposizione in Consiglio comunale - sottolinea il sindaco Biffoni - e stiamo intraprendendo tutte le strade possibili a tutela della salute dei cittadini, dal ricorso al Tar che ho ereditato dall'amministrazione precedente, a un'attività condivisa con i sindaci degli altri Comuni interessati dalle conseguenze di un ampliamento della pista perché la Regione non ignori l'impatto ambientale e sulla salute dei cittadini".
Dopo l'incontro con il presidente della Regione Enrico Rossi dello scorso luglio, i contatti con gli altri sindaci sono stati costanti per lavorare insieme: "Dopo l'approvazione del Pit continuiamo una collaborazione e un coordinamento serrato per portare avanti le nostre preoccupazioni - ribadisce Biffoni -. Le prove sul rumore che sono state annunciate non sono sufficienti, vogliamo risposte concrete su tutti gli aspetti inerenti salute e impatto ambientale. Inoltre, l'ampliamento dell'aeroporto non è un'infrastruttura prioritaria: la tramvia, i collegamenti veloci, soprattutto su ferro, le infrastrutture di collegamento anche tra Prato e Firenze devono essere in vetta all'agenda anche della Regione, perché è fondamentale snellire la mobilità e rendere più facile la vita dei pendolari che quotidianamente si spostano da una città e l'altra per studio e lavoro".
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