Ambiente: in Toscana migliora la qualità dell'aria ma fiumi ancora inquinati

L'ARPAT (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) ha pubblicato la settima edizione dell’Annuario dei dati ambientali della regione. Il documento è strutturato in sei capitoli tematici: aria, acqua, mare, suolo, agenti fisici e sistemi produttivi.

Migliora la qualità dell'aria ma in Toscana resta preoccupante lo stato delle acque dei fiumi, il 67% dei quali è lontano dalla qualità stabilita dalla normativa europea, e se lo stato della costa è eccellente per il 96% del territorio, non buono è lo stato chimico delle acque marino costiere.

“La Toscana - ha detto ieri l'assessore all'ambiente regionale Federica Fratoni in occasione della presentazione dei dati- sta lavorando su più fronti per migliorare lo stato dell'ambiente e con la grande sfida dell'economia circolare. L'agenzia in questo è il nostro riferimento tecnico scientifico e vogliamo consolidare questa collaborazione per far crescere tutto il sistema toscano, che pone nell'ambiente la massima attenzione”.

A entrare nel dettaglio del rapporto è stato Marcello Mossa Verre, direttore generale di Arpat: “Abbiamo una situazione varia, a seconda dell'ambito in cui indaghiamo. Per l'aria – ha spiegato Verre – c'è stato un miglioramento rispetto agli anni scorsi, salvo qualche criticità sulle polveri sottili nella piana fiorentina e nella piana lucchese, dove anche la meteorologia non aiuta. Sull'acqua invece siamo piu' preoccupati, perché ancora prima di raggiungere gli standard europei per i fiumi ci vorrà del tempo e un grande lavoro su prevenzioni, depurazione e la massima attenzione ai prodotti, come i fitofarmaci”, sostanze che sono state rilevate in 48 stazioni su 54.