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Bettini: "Tuteliamo il verde con un testo innovativo"

Firenze: Palazzo Vecchio approva il nuovo regolamento del patrimonio arboreo

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Piccole integrazioni o semplificazioni che accolgono alcune indicazioni del Consiglio Comunale ma che non modificano nei contenuti il testo.

Sono quelle apportate nel nuovo 'Regolamento del patrimonio arboreo della Città di Firenze' approvato ieri pomeriggio dall'assemblea di Palazzo Vecchio.
L’impianto del documento si fonda sul principio che tutti gli alberi presenti in città, sia che si trovino in un giardino privato sia in un’aiuola o parco pubblico, contribuiscono insieme a quelli di proprietà comunale «alla composizione del patrimonio arboreo del territorio». E che, quindi, la «gestione e la salvaguardia degli alberi di proprietà non comunale sono funzionali alla corretta gestione del territorio».
«Tuteleremo il verde della città – ha spiegato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini che ha presentato l’apposita delibera – con un testo più agile e innovativo».
 

 

FINALITA’ – Si punta al miglioramento qualitativo e quantitativo del patrimonio arboreo (quello pubblico conta, ad oggi, oltre 74mila piante) e alla salvaguardia dei valori storico-paesaggistici. «Vogliamo sviluppare le reti di spazi verdi cittadini - ha spiegato l'assessore Bettini - e l’accrescimento del grado di naturalità dell’ambiente urbano».
 

 

TIPOLOGIE DI INTERVENTI - Gli interventi sugli alberi, che se di proprietà comunale sono eseguiti dagli uffici comunali direttamente o tramite ditte esterne e sono di quattro tipi: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, riassetto strutturale e interventi d'urgenza.
I primi hanno il carattere della ripetizione periodica, sono finalizzati al mantenimento funzionale della pianta e a garantire la sicurezza del sito, anche attraverso la rimozione delle piante malate o morte o pericolose per l’incolumità pubblica. Quella straordinaria si realizza con interventi ciclici, definiti nell’ambito dei piani e dei programmi pluriennali di gestione del verde. Rientrano in questa categoria i piani di sostituzione e incremento del patrimonio arboreo. Il riassetto strutturale riguarda gli interventi di riassetto sia del sistema che della tipologia di specie vegetali, o della sua organizzazione spaziale, che presuppongono la pianificazione e riprogettazione del sito. In questa categoria troviamo gli interventi ricompresi nei progetti di realizzazione di opere pubbliche. Infine gli interventi di urgenza dovuti a cause accidentali e non programmabili quali eventi meteorici straordinari, schianti accidentali, fenomeni dovuti a incendi, che perciò presuppongono interventi di messa in sicurezza.

 

POTATURE – Nel regolamento si sottolinea che tutte le operazioni di potatura, di qualunque tipo, sono dirette principalmente a mantenere o ripristinare lo stato di equilibrio della pianta, a garantirne lo sviluppo razionale e funzionale e ad assicurarne le migliori condizioni vegetative e di stabilità.
«Le operazioni di potatura - ha sottolineato l'assessore all'ambiente - devono avvenire nel rispetto delle linee guida per l’esecuzione delle potature degli alberi in ambiente urbano redatte dal Comune in collaborazione con l’ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della Provincia».
Nel nuovo regolamento sono anche introdotti due nuovi concetti: le ‘zone di rispetto degli alberi’ e le ‘classi di grandezza’.

 

ZONE DI RISPETTO DEGLI ALBERI – É l’area alla base della pianta in cui sono vietati tutti gli interventi che possono causare deperimento o morte della stessa o che possono in qualche modo metterne a rischio il normale sviluppo. Tra questi ultimi l'esecuzione di scavi e buche che comportino lesioni alle radici principali di sostegno o lo spargimento di qualsiasi sostanza nociva per la salute degli alberi e in particolare sali, acidi, oli, sostanze bituminose, tempere e vernici etc.

 

CLASSI DI GRANDEZZA - Gli alberi si dividono per specie in tre classi di grandezza in base all’altezza che possono raggiungere in natura a maturità: la prima le piante alte più di 16 metri, la seconda quelle tra 10 e 16 metri, l'ultima quelle alte meno di 10 metri.

 

ALBERI DI NON PROPRIETA' COMUNALE - Questi contribuiscono, insieme agli alberi di proprietà comunale, alla composizione del patrimonio arboreo del territorio. Gli interventi di abbattimento, espianto e capitozzatura avranno bisogno di un permesso e dovranno essere accompagnati da interventi compensativi adeguati.

 

DIFESA FITOSANITARIA - Nel territorio comunale sono incentivate tutte le forme di lotta alle malattie degli alberi pubblici e privati, provocate da insetti, funghi, batteri e virus, comprese quelle indirette, volte cioè alla buona pratica colturale delle piante e in sinergia col loro miglioramento genetico.
In ogni caso, anche laddove non sia prevista lotta obbligatoria per legge, è necessario un qualificato monitoraggio e l’eventuale diagnosi precoce delle infestazioni e delle patologie tramite consulenza tecnica specializzata, al fine di porre in atto tempestivamente i rimedi previsti da norme di settore o dalla buona prassi.

 

«L’attenzione per gli alberi – ha aggiunto l’assessore Bettini – si estende ad altri aspetti della vita cittadina. Ad esempio la cartellonistica pubblicitaria e stradale non dovrà essere sistemata in modo tale da comportare danni alle alberature esistenti e alle aree verdi in genere, e da richiedere apposite potature. Anche i lavori di scavo nelle aree di pertinenza degli alberi dovranno acquisire il parere degli uffici competenti».

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