A poche ore dalla sentenza della Corte d'Appello di Perugia che ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito dall'accusa di omicidio di primo grado della studentessa Meredith Kercher, ilsitodibari vi ripropone il video della lettura della sentenza ripreso da Sky tg24. In primo grado Amanda era stata condannata a 26 anni di reclusione, Raffaele a 25.
“Anche a prescindere dalle prove scientifiche, l'esito di questo processo non puo' che essere quanto meno la conferma della condanna di primo grado”. Ha esordito così il pm Manuela Comodi, questa mattina, in apertura di requisitoria nell'ambito del processo ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher.
Al via la terza giornata del processo d'appello ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher. La giornata in aula si è aperta con la deposizione di Sara Gino, consulente della difesa della studentessa di Seattle per la parte genetica. A seguire è stata la volta di Carlo Torre, consulente medico legale della difesa Knox.
Riprenderà lunedì il processo d'appello a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Il processo si avvia ormai alla conclusione, con la sentenza che dovrebbe arrivare tra la fine di questo mese e l'inizio del prossimo.
Nuovo appuntamento, questa mattina, con il processo ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito, accusati dell'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. É il giorno dei periti, il secondo, durante il quale Carla Vecchiotti e Stefano Conti risponderanno alle domande delle parti e dei loro consulenti, dopo le conclusioni sulla perizia del Dna cui sono giunti i due.
Dovranno rispondere alle domande della procura generale e dei legali della famiglia Kercher i due esperti Carla Vecchiotti e Stefano Conti, chiamati dalla Corte d'assise d'appello di Perugia, su richiesta delle difese della Knox e di Sollecito, ad effettuare una nuova perizia sul Dna ritrovato sul coltello e sul gancetto del reggiseno indossato la notte dell'omicidio dalla studentes
Riprende lunedì il processo d'appello ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher, uccisa il primo novembre del 2007. Lunedì si ripartirà dalla perizia sulle tracce di Dna rinvenute sul coltello, con il quale si ipotizza sia stata uccisa la studentessa, e sul gancetto del reggiseno ritrovato nella stanza Meredith dopo l'omicidio.
I periti del tribunale di Perugia hanno ritenuto "non attendebili gli accertamenti tecnici effettuati" sulla lama del coltello, con cui è stata uccisa Meredith Kercher e quelli effettuati sul gancetto del reggiseno trovato nella stanza del delitto.
"Esiste una sola verità: ed è quella che ho descritto quella notte in quella maledetta casa di via della Pergola".
Dopo la deposizione di Mario Alessi dello scorso 18 giugno nell'ambito del processo d'appello a Raffaele Sollecito e Amanda Knox, domani sarà la volta di Rudy Guede.
Non sarebbero stati Amanda Knox e Raffaele Sollecito ad uccidere Meredith Kercher la notte del 1° novembre 2007. A dichiararlo è Mario Alessi, l'uomo accusato di aver ucciso il piccolo Tommy nel 2006, e che oggi è comparso in tribunale a Perugia per riferire i particolari dell'omicidio raccontatigli da Rudy Guede, anch'egli detenuto nel carcere di Viterbo.
C'è attesa, oggi, dentro e fuori il tribunale di Perugia per la nuova udienza nel processo per l'omicidio di Meredith Kercher. A deporre in aula ci sarà infatti Mario Alessi, l'uomo che la sera del 2 marzo 2006 aveva ucciso il piccolo Tommy Onofri, e che invece oggi testimonierà per scagionare Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
Gli esperti avranno tempo fino al prossimo 30 giugno per depositare la perizia sul Dna trovato sul coltello con cui Meredith Kercher potrebbe essere stata uccisa, e sul gancetto del reggiseno indossato dalla studentessa inglese la notte dell’omicidio.
Luca Maori e Giulia Bongiorno, legali di Raffaele Sollecito, hanno presentato alla Corte d'assise d'appello di Perugia una memoria difensiva volta a smentire la testimonianza di Antonio Curatolo, clochard che aveva sostenuto di aver visto la sera del primo novembre Sollecito e la Knox nella piazza davanti alla casa di via della Pergola.
«Amanda non è mai stata così terrorizzata come durante quell'interrogatorio con la polizia italiana. Amanda è stata picchiata. Alla fine l'ha riconosciuto pure quel procuratore di cui preferirei non fare il nome». Lo dice in un'intervista a Repubblica Curt Knox, il padre della ragazza americana assolta in appello dall'accusa di avere ucciso Meredith Kercher.
Quotidiano diffuso via internet da Il sito d'Italia. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale Civile di Firenze n.5811 del 29 dicembre 2010. Edito da Giornalistifiorentini srls Copyright ilsitodiFirenze.it - Tutti i diritti e i contenuti sono proprietà de ilsitodiFirenze.it - Direttore: Matteo Calì
Realizzazione sito web Firenze | Realizzazione sito web Massa | Realizzazione sito web Roma | Realizzazione sito web Perugia | Realizzazione sito web Bari | Realizzazione sito web Italia | Trame Digitali digital agency