Il fidanzato di Elisa Benedetti, mentre tutti erano alle prese con le ricerche della ragazza, nel pomeriggio di domenica 30 gennaio si reca dallo spacciatore che la sera prima ha venduto l'eroina ad Elisa. Questo è quanto emerso dalle indagini degli inquirenti ed ammesso dallo stesso Pieraccini in una deposizione definita "faticosissima" dal gip. Il ragazzo ha anche ammesso che la sera precedente del 29 si trovava a Firenze.
I rapporti con Elisa, le sue amicizie, i contatti con gli spacciatori. Di questo ha parlato Alex Pieraccini ai magistrati perugini che per oltre tre ore l'hanno sentito come persona informata sui fatti in relazione alla morte della sua fidanzata, scomparsa sabato notte a Perugia e ritrovata morta in un bosco a 15 chilometri dalla città lunedì mattina. Alex quella sera che Elisa è scomparsa era a Firenze ed è molto probabile che una delle chiamate fatte da Elisa prima di finire impantanata con l'auto nel bosco dove poi è morta, sia stata proprio a lui.
Secondo quanto si apprende da fonti investigative, avrebbe chiarito la propria posizione Alex Pieraccini, fiorentino 28enne ascoltato dai carabinieri di Firenze. Il fidanzato delle giovane vittima ha provato ad utilizzare il bancomat alla filiale di viale Petrarca della Cassa di Risparmio di Firenze. La carta, cointestata a lui e alla fidanzata, era stata però bloccata a seguito della morte della giovane.
La vicenda di Elisa Benedetti è ormai nota a tutti, il tam-tam di notizie - vere o presunte - sulla morte della venticinquenne di Città di Castello, hanno di nuovo portato sotto i riflettori il capoluogo umbro. Torna di moda la Perugia dello sballo e del divertimento sfrenato, tanto che, alcuni giornali, la paragonano alla “Disneyland della droga” e, in una delle ultime puntate della conosciuta trasmissione televisiva Porta a Porta, viene discusso il caso con una foto di sfondo che raffigura una montagna di ecstasy.
Sono in corso nella parrocchia di San Pio X, a Città di Castello, i funerali di Elisa Benedetti, la ragazza scomparsa la notte di sabato a Perugia e ritrovata morta lunedì mattina in un bosco vicino a Casa del Diavolo. A celebrare la cerimonia funebre è il vescovo di Città di Castello, mons. Domenico Cancian. La bara di Elisa è arrivata alle 11.30, direttamente dall'ospedale di Perugia, nella chiesa parrocchiale di San Pio X. Numerose, da stamani, le persone entrate in chiesa per omaggiare la salma. (MP)
Elisa Benedetti avrebbe detto che doveva andare a cercare "Matteo" a Ponte Pattoli, prima di dileguarsi a bordo dell'auto dell'amica Vanessa.
Elisa Benedetti, la ragazza trovata morta in un bosco alla periferia di Perugia, potrebbe aver avuto un appuntamento con qualcuno proprio prima di finire impantanata con l'auto nella stradina di campagna, dove poi è morta. E' l'ipotesi che gli inquirenti stanno valutando dopo aver raccolto la testimonianza dell'ultima persona che l'ha vista viva, un uomo di circa cinquant'anni.
“È sconvolgente, quanto scandaloso, che per le ricerche della sventurata ragazza scomparsa, non sia stata utilizzata la base operativa della protezione civile costruita dal Comune di Perugia, tra Casa del Diavolo e Ponte Pattoli, bensì la Casa dei Popoli di Rifondazione Comunista.” È l’intervento del Consigliere Comunale del PdL di Perugia Giorgio Corrado sull’organizzazione delle ricerche di Elisa Benedetti, la povera ragazza di Città di Castello ritrovata morta ieri mattina.
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