La maggioranza si divide in Consiglio Regionale, ancora una volta motivo del contendere è la norma che dovrebbe regolamentare le sale cinema. Di fatto oggi la maggioranza ha approvato una proposta di legge avanzata dal Pd, che sostituisce quella presentata nei mesi scorsi dalla Giunta Regionale. Ma la rottura in seno alla moaggioranza si palesa, qualora non fosse già chiara, al momento della votazione: L'Idv vota contro insieme a Pdl e Lega, l'Udc si astiene; il Pd può contare solo sull'appoggio favorevole dei Fds-Verdi. Il motivo che ha portato alla rottura inrealtà è ben noto e risale al dicembre scorso quando l'assessore Scaletti propose di reintrodurre il criterio della distanza nella nuova legge sui cinema: una distanza minima di 15 chilometri tra i multisala, questa in buona sostanza la proposta dell'Idv che da mesi si batte contro l'apertura indiscriminata di cinema multisala a danno dei monosala o dei piccoli cinema cittadini. In particolare negli ultimi tempi il dibattito si è acceso attorno alla vicenda del Multisala che l'Immobiliare Novoli ha intenzione di aprire nell' area ex Fiat. La normativa approvata prevede la suddivisione degli esercizi cinematografici in strutture piccole (fino a 4 schermi e 700 posti di capienza), medie (da 4 a 8 sale) e grandi (oltre gli 8 schermi). In buona sostanza solo per questi ultimi, ovvero per le sale con oltre 8 schaermi viene introdotto il limite minimo di 15 km. Tra le nuove disposizioni è prevista la possibilità di recuperare i posti cinema perduti nell'arco dell'anno in quelle province già 'sature' dal punto di vista del rapporto tra abitanti e posti cinema che è uno dei parametri regionali per la concessione di autorizzazioni.
Bocciata invece la proposta di legge avanzata dal Pdl di creare una consulta del cinema.
Immediata la reazione di Maurizio Paoli presidente fiorentino di Anec e vicepresidente di Agis toscana, per nulla d'accordo con la proposta del Pd e anzi provocatoriamente chiede: ''E' uno sterile esercizio di dietrologia ipotizzare che le motivazioni che hanno guidato l'azione del Pd in Consiglio regionale abbiano qualcosa a che vedere con l'esigenza di dare il via al Multiplex di Novoli?''.
La proposta di legge, prosegue Paoli, ''non accoglie in larga parte le richieste che l'Agis e l'Anec della Toscana avevano formulato, nè è stato spiegato su quali studi e documentazioni si basi tale articolato''. Dunque, prosegue il presidente ''risulta incomprensibile ed inaccettabile la classificazione della 'media' multisala con il solo numero delle sale, da cinque a otto, senza individuare un numero massimo di posti; e senza prevedere nemmeno una distanza minima dalle strutture esistenti. Una struttura - conclude - di 8 schermi e 2500-3 mila posti può essere in tutta onestà considerata una 'media' multisala?''.
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