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domenica, 22 maggio 2011 - 23:44
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Bilancio di previsione

La tassa di scopo salva le tasche dei fiorentini

Grazie alla visita ad Arcore il Comune recupera i 20 milioni tagliati dal Governo
Immagine articolo - Il sito d'Italia

"Fare di necessità virtù", questa la formula chiave per il nuovo bilancio comunale. Il che vuol dire che se da un lato il governo taglia, l'amministrazione tira la cinghia sulle spese della macchina comunale, il tutto senza aumentare le tasse, garantendo gli stessi servizi e persino investendo in cultura. Sembra davvero un successo quello del bilancio preventivo presentato oggi in conferenza stampa dall'assessore Falchetti e dal sindaco Renzi. “Un bilancio che non aumenta le tasse e, pur con i tagli rilevanti da parte del Governo e della Regione, mantiene gli stessi standard di servizi per il sociale e l'istruzione''. L'atto è stato approvato dalla giunta due giorni fa e avrà il via libera entro il 15 giugno prossimo. Tuttavia ammette Renzi si tratta di un bilancio di ''grandi ristrettezze'' a fronte di un taglio dei trasferimenti statali che ammonta in totale a circa 20 milioni di euro a cui si aggiunge la riduzione da 2,6 milioni per il trasporto pubblico locale, ''il più pesante in Toscana''. ''Ma - ha precisato il sindaco - non ridurremo il trasporto pubblico, perché utilizzeremo 2 milioni di risorse nostre''. La spesa corrente ammonta a 497 mln, gli investimenti a 185 mln. La Giunta ha messo a bilancio 51 mln di ricavi dalle multe, 68 mln da alienazioni del patrimonio immobiliare. Altro aiuto consistente per le casse comunali giunge direttamente dai proventi della imposta di soggiorno: 10 milioni, questa la cifra prevista in soli sei mesi. La nuova imposta infatti partirà il 1 luglio. Quindi a partire dal prossimo anno, i milioni che dovrebbero entrare in cassa dal contributo di scopo saliranno a 20. Intanto è prevista una politica di minori spese: per esempio si prevede un risparmio di circa 280 mila euro per il solo ufficio del sindaco e poi riduzioni sull'acquisto di beni e materie prime (-14,9%), sugli affitti (-10,8%) e sulle utenze telefoniche (-16,10%). Il Comune ha anche accantonato le risorse destinate al pagamento dei contratti in derivati perché ''se si perderà battaglia poi si dovrà pagare''. ''Sono orgoglioso – doichiara Renzi perchè questo è un bilancio che non aumenta una tassa, potevamo recuperare 6 mln dall'aumento dell'Irpef ma non lo abbiamo fatto, non si è aumentata la Tia. Qualcuno aveva proposto di aumentare l'affitto della sala per i matrimoni., ma ho detto di no. Non mettiamo le mani in tasca ai cittadini e manteniamo gli stessi standard di servizi e per l' istruzione, perchè un'amministrazione che si rispetti non taglia il sociale e la cultura". E a proposito di cultura il Comune mette a bilancio 400 mila euro per il Teatro della Pergola''. Infine conclude Renzi, per il bilancio ''potevamo recuperare 6 milioni dall'aumento dell'Irpef, ma non lo abbiamo fatto''.
Ma alle parole di Renzi che suonano quasi come una sinfonia, fa immediatamente da controcanto l'opposizione. Emanule Roselli “Il sindaco Renzi ha gettato la maschera: lui che aveva riempito le pagine dei giornali al grido 'Firenze non è un multificio', si è rimangiato tutto”, il riferimento ai 51 milioni di euro che proverranno dalle multe è fin troppo ovvio.
“Solo un anno fa – continua Roselli - Renzi aveva presentato un bilancio preventivo "rivoluzionario" rispetto al suo predecessore proprio su questa voce: 42 milioni di multe come previsione rispetto ai 48 incassati l'anno prima dalla giunta Domenici. Il risultato? Renzi ha battuto Domenici, e tutti i record precedenti. Alla faccia della discontinuità e del multificio". Sulla stessa lunghezza d'onda Marco Stella che definisce Renzi "un sindaco qualunque". Anche lui come il collega Roselli punta il dito contro i 51 milioni di euro delle multe e su un altro capitolo di bilancio, quello sulle alienazioni, per un ammontare di 68 milioni di euro, che Stella definisce "altro grande fallimento conclamato". Praticamente secondo Stella "se il comune di Firenze chiude il bilancio lo deve al Governo, che con l’introduzione della tassa di soggiorno garantisce alle casse comunali 10 milioni di euro per 6 mesi, quindi 20 milioni di euro l’anno. Visto questo bilancio, oggi Renzi dovrebbe essere uno di quelli che canta la famosa canzone di Apicella ‘Meno male che Silvio c’è' ".
Certo è che la visita ad Arcore ha avuto i suoi frutti, almeno.

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