Un bando di 13 milioni di euro da parte della Regione Toscana per incentivare nuove soluzioni abitative, un nuovo modo cioè di concepire casa. Autocostruzione, cohousing, alloggi temporanei sono queste le nuove tipologie abitative che si basano su nuove tecnologie, sulla compatibilità ambientale e sulla ricerca di nuovi modelli economici. Obiettivo finale: alleggerire almeno in parte l'emergenza abitativa Il bando sarà pubblicato subito dopo l'estate, le linee guida sono state presentate stamattina, dall'assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca, nel corso di un mini convegno organizzato nell'ambito di 'Terra Futura' in corso fino al 22 maggio presso la Fortezza dal Basso. Tra le misure del piano straordinario per l'edilizia sociale da 143 milioni ne è prevista una sperimentale, che sarà appunto l'oggetto del bando, per la progettazione e attuazione di interventi pilota nel campo della bioarchitettura, bioedilizia e di strutture alloggiative plurifamiliari di natura temporanea. Dei 13 milioni, la metà sarà destinata ad interventi di co-housing secondo le tecniche della bioarchitettura e bioedilizia per la costruzione o recupero di alloggi da destinare ad affitto a canone inferiore a quello di mercato, un 25% per realizzare alloggi di rotazione, destinati cioè a persone o famiglie che si trovano in una condizione temporanea di disagio abitativo, ed il restante 25% per l'autocostruzione o autorecupero.
I destinatari del bando saranno i Comuni che però potranno rispondere con progetti propri ma anche con quelli proposti da altri soggetti attuatori: società di gestione del patrimonio pubblico, cooperative edilizie, imprese di costruzione e cooperative di produzione e lavoro. ''Tutta la discussione sulle nuove tecnologie - ha spiegato Allocca - sulla compatibilità ambientale e la ricerca di modelli economici per un nuovo modo di abitare la considero un valore acquisito ed irreversibile delle politiche abitative regionali. Se su questo terreno sono stati fatti passi avanti notevoli. Siamo invece indietro rispetto alla compatibilità sociale che si scontra con una fase delicatissima e con l'assenza, ormai da anni, di politiche pubbliche degne di questo nome''.
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