Sempre più difficili le condizioni degli agenti di polizia penitenziari, ieri due di loro sono stati aggrediti nell'Istituto Penale per minori 'Meucci' da alcuni detenuti magrebini. Per entrambi 12 giorni di prognosi, sono stati infatti riscontrati diversi traumi. A dencunciare la situazione è Pasquale Salemme, segretario nazionale del Sappe (sindacato autonomo di polizia penitenziaria), che rivendica ''l'assenza di sicurezza negli Istituti penitenziari della Toscana. Ancora una volta - spiega Salemme - denunciamo la grave difficolta' penitenziaria della Regione, con la presenza di circa 4.500 detenuti'. Quella di ieri -sottolinea Salemme- è stata un'aggressione violenta e ingiustificata, avvenuta di sorpresa e senza alcun motivo, e purtroppo è l'ennesima che si verifica in Toscana". Dove si ha una carenza di organico che dovrebbe essere di "3.021 unita', mentre, nei 21 penitenziari della Regione (compresi i Minorili), si ha un totale di circa 2.200 tra uomini e donne; e da questo numero vanno detratti i poliziotti impiegati presso i Nuclei Traduzioni e Piantonamenti per assicurare i precipui compiti istituzionali, numero questo per altro anch'esso insoddisfacente rispetto alle reali necessita''. Per tanto si richiede un aumento delle risorse, visto che per "l'estate si avrà un ulteriore riduzione delle forze di polizia e la situazione rischia di degenerare.
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