«Se secondo il Ministro Beatrice Lorenzin è stato un errore portare il metodo Stamina agli spedali di Brescia, allora lei non avrebbe dovuto fare il Ministro della Salute, vista la mancanza di competenza in materia». Lo dichiara Claudio Morganti, europarlamentare indipendente dell'Eld e vicesegretario di 'Io Cambio', anche ieri in piazza Montecitorio a sostegno dei fratelli Biviano che da mesi stazionano la piazza e richiedono l'accesso alle cure con il metodo Stamina.
«Contro Stamina – afferma Morganti – è partita la macchina del fango con l'unico scopo di difendere gli interessi delle case farmaceutiche, fregandosene di togliere l'ultima speranza di vita a dei malati terminali cui destino è segnato per colpa di quei scienziati che in 30 anni non hanno prodotto alcuna cura, ma al contrario si sono intascati fior di milioni in nome della ricerca».
L'europarlamentare si sofferma anche sull'attacco di Lorenzin ai magistrati che hanno fatto accedere al trattamento con le staminali diversi malati. «Molti magistrati – attacca Morganti –, a differenza di molti politici come Lorenzin, sono muniti di buon senso e cuore. La Lorenzin – prosegue l'europarlamentare – avrebbe potuto ricorrere al Consiglio di Stato dopo la sentenza del Tar, ma non ne ha avuto il coraggio visto che rischiava si ripetesse la brutta figura sulla presunta imparzialità del comitato. Adesso, fa come Ponzio Pilato: se ne lava le mani, sperando e cercando un altro eventuale giudizio negativo dal nuovo comitato».
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