Si è tenuta stasera alle 18 la conferenza stampa di presentazione di Santiago Martin Oliveira Silva, il bomber uruguaiano arrivato alla ACF Fiorentina nelle ultime ore di mercato. Classe 1980, è un attaccante molto forte fisicamente, tant'è che è soprannominato “El Tanque” (carro armato). Presenti fuori dal Franchi un centinaio di tifosi Viola.
Mencucci introduce la presentazione mostrando la Supercoppa Primavera vinta ieri sera dai baby Viola. “Rispetto alla scorsa stagione avevamo la squadra rivoluzionata – ha dichiarato – quindi il successo è ancora più importante. Iniziamo la stagione con un trofeo”. Poi l'AD Viola presenta Silva.
“La carta d'identità migliore di Santiago Silva è rappresentata dal video che abbiamo postato giorni fa su violachannel (viene mostrato il video in questione su uno schermo)”. "La trattativa per portarlo a Firenze è stata difficile - aggiunge - il Velez non voleva privarsi di un giocatore così importante, ma Corvino è stato bravo ad approfittare della clausola rescissoria – prosegue – ho dovuto fare un bonifico di qualche milione di dollari senza uno straccio di accordo firmato. Alla fine spero che ne sia valsa la pena. Santiago ha scelto il 10 come numero di maglia”.
Tocca a Silva: “Ho scelto il 10 perché è il numero di tanti giocatori importanti – dichiara – sono contento di essere a Firenze e poter dimostrare che posso giocare in Italia. In caso di gol non ho ancora pensato a come esultare. Quando ho saputo di arrivare qui ero a conoscenza che in Viola ci sono giocatori importanti”.
“Se proverò a togliere la maglia a Gilardino? - Sono qui per impegnarmi e dare il massimo, l'ho sempre fatto. Ai tifosi dico che spero di segnare tanti gol e poter festeggiare alla mia maniera. Il mio soprannome è il “El Tanque” (carro armato), ma saranno i tifosi a scegliere, eventualmente, come chiamarmi”.
“L'esperienza italiana è stata importante, anche se non ho giocato, mentre in Germania ho fatto qualche gol, in ogni modo mi sono fatto l'esperienza che mi ha garantito il ritorno in Italia. Fuori dal campo sono una persona assolutamente normale, ma in campo mi trasformo”.
“Batistuta è uno dei miei idoli, da piccolo ammiravo la sua potenza e la sua forza. Ho firmato un contratto biennale - conclude - sono felice di essere arrivato a Firenze".
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