Al termine di un'articolata indagine iniziata a seguito di alcune denunce di cittadini padovani che avevano acquistato cuccioli di cani da siti online ed erano stati vittime di truffe la Polizia di Padova ha fatto luce su un'associazione criminale internazionale, dedita all'importazione illegale, a fine di lucro in Italia, in particolare dall'Ungheria, di cuccioli di animali da compagnia, soprattutto cani e gatti. L'inchiesta, coordinata dal pm della Procura di Padova, Benedetto Roberti ha fatto scoprire un vorticoso giro di denaro e di trasporto di cuccioli a cui venivano inflitti maltrattamenti durante i lunghi viaggi, senza rispettare le minime norme d'igiene e privi di documentazione sanitaria. In alcuni casi i cuccioli morivano anche per malattie congenite. Una volta in Italia gli indagati provvedevano a farli figurare come allevati in Italia, con ricorso a certificati falsi ottenuti tramite veterinari compiacenti. Su disposizione dell'autorita' giudiziaria, la Polizia padovana ha effettuato numerose perquisizioni in varie citta' d'Italia (Bologna, Mantova, Grosseto, Firenze ed altre citta' dell'Emilia Romagna), consentendo ai poliziotti della Squadra Mobile di rinvenire decine di cuccioli senza microchip in pessime condizioni sanitarie, in gabbie e in un container. Contestati, oltre all'associazione a delinquere, vari delitti in materia di falsificazione di documentazione, frode in commercio, truffa, maltrattamento di animali e traffico illecito di animali da compagnia.
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