Era tra le 2500 intercettazioni disposte dalla Procura di Firenze quella che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati (con l'accusa di omicidio colposo) dell'ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, per il terremoto in Abruzzo. L'iscrizione tra gli indagati dalla Procura dell'Aquila è avvenuta in seguito alla denuncia presentata venerdì scorso dall'avvocato Antonio Valentini, dopo la diffusione di una telefonata intercettata all'ex assessore regionale Daniela Stati. «Bisogna zittire qualsiasi imbecille - aveva detto Bertolaso alla Stati - placare illazioni, preoccupazioni». L'intercettazione della telefonata figura tra le 2.500 intercettazioni telefoniche di Bertolaso, agli atti del processo per i lavori del G8 alla Maddalena, ma la gran parte di queste non sono mai state trascritte, in quanto non pertinenti con l'indagine. La Procura di Firenze cercava prove che poi ha trovato nei contatti di Bertolaso con l'imprenditore Diego Anemone, finendo per ascoltare la telefonata tra Bertolaso e la Stati, che è stata quindi girata ai colleghi dell'Aquila.
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