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venerdì, 18 maggio 2012 - 10:18
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Tempi duri per il governo Monti. Fiducia dei cittadini al 42%, è record negativo

Tra le aspettative disattese dell'opinione pubblica, il taglio mancato - fino ad oggi - dei rimborsi elettorali ai partiti, evidenziato dal 90% degli intervistati.
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Per la prima volta, in poco più di cinque mesi, la fiducia degli italiani in Mario Monti è scesa sotto il 50%. Ma ancora più significativo è il calo di consensi nei confronti dell'Esecutivo: appena il 42%, oggi, esprime un giudizio positivosull'operato del Governo. Sono alcuni dei dati che emergono dall'indagine dall'Istituto Demopolis. L'apprezzamento per il premier, attestato al 65% a fine novembre, si riduce oggi, al 49%. Si registra uno strano dualismo, quasi contraddittorio, tra gli italiani: fiducia personale in Monti ancora alta, ma condivisione sempre più bassa delle scelte di Governo, accettate all'inizio solo perché ritenute necessarie a salvare il Paese dal fallimento. Secondo il trend Demopolis, la valutazione positiva dell'opinione pubblica si riduce di 22 punti dal 30 novembre ad oggi, con una perdita netta di 10 punti, dal 52% al 42%, nelle ultime 5 settimane. A pesare sulla riduzione del consenso è soprattutto la percezione di impoverimento, di erosione del benessere, avvertita oggi dagli italiani. Otto cittadini su dieci evidenziano l'incremento di prezzi e costo della vita; il 73% sottolinea l'eccessivo aumento della pressione fiscale, dall'Imu alle accise sui carburanti. Oltre i due terzi ritengono inefficaci le politiche per il lavoro e l'occupazione giovanile, mentre crescono i dubbi sugli effetti delle politiche economiche per far fronte alla recessione. Torna a crescere il timore che anche Monti possa non farcela: gli italiani appaiono sempre più pessimisti sul futuro. Se per il 10% la crisi è in via di risoluzione e per un terzo al suo apice, quasi 6 cittadini su 10, intervistati dall'Istituto di ricerche diretto da Pietro Vento, ritengono che la crisi economica ed occupazionale sia destinata ad aggravarsi nei prossimi mesi.

 

Tra le aspettative disattese dell'opinione pubblica, il taglio mancato - fino ad oggi - dei rimborsi elettorali ai partiti, evidenziato dal 90% degli intervistati. Ma anche la mancata riduzione di indennità e numero dei parlamentari: occasione perdute per riconquistare credibilità e fiducia. Nessun segno concreto si avverte, per il 61%, neanche sulla nuova legge elettorale. È un Paese impaurito, quello che emerge dall'indagine. Anche se la luna di miele con il Governo sembra finita, quasi un italiano su due non riesce ad immaginare un leader politico in grado di governare, oggi, il Paese meglio di Mario Monti: una convinzione ribadita dal 48% dei cittadini intervistati da Demopolis. La pensa diversamente appena il 29%.

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