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domenica, 11 settembre 2011 - 23:31
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Notte di San Lorenzo

Dove avvistare e come fotografare le stelle cadenti

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Stanotte migliaia di italiani se ne staranno col naso rivolto verso il cielo con la speranza di avvistare qualche stella cadente. Ecco una serie di consigli su dove recarsi per avere più probabilità di vederne in gran numero e, per i più audaci, di immortalarle in uno scatto con la propria macchina fotografica.

Innanzitutto si deve scegliere un luogo lontano dalle luci delle città, così da poter osservare anche le scie più deboli che, altrimenti, sarebbero coperte dal reverbero luminoso cittadino. Il punto di osservazione deve consentire di poter vedere un ampio spazio del firmamento ed inizialmente concentreremo il nostro sguardo in direzione nord-ovest, verso la costellazione del Preseo. Purtroppo la luna crescente (che sarà piena il 13 agosto) disturberà non poco lo spettacolo, altro fattore da non sottovalutare è la presenza di nubi (che renderebbero impossibile l'avvistamento), ma nelle zone attorno a Firenze, stando alla previsioni, per stanotte e domani non sono previste. Il fenomeno, in ogni modo dura per buona parte del mese di Agosto.

Per i più audaci, si può tentare di catturare le scie con la macchina fotografica,anche se è necessaria una certa attrezzatura. Indispensabili: un treppiede, una macchina fotografica dotata di "Posa B", un cavo flessibile per lo scatto remoto ed un obbiettivo grandangolare che ci consenta di abbracciare un'ampia porzione di cielo. Una volta montata al fotocamera su uno stabile cavalletto, mettiamo a fuoco manualmente le stelle del cielo sfruttando il "live view" del monitor LCD ingandendo l'immagine a 10x, impostiamo una sensibilità ISO tra 400 e 800 (per evitare il rumore digitale del sensore della reflex, con una reflex di alta fascia possiamo spingere ad oltre 1000) ed usiamo diaframmi abbastanza chiusi (f4 - f5.6). Solo attraveso la verifica di tempi di esposizione diversi, potremo stabilire le aperture più opportune per trovare il giusto compromesso e poi si deve considerare la rotazione terrestre che con i tempi lunghi trasforma le stelle in tante scie. A questo punto non resta che usare il cavo flessibile e cominciare una serie di scatti sperando che, mentre l'obbiettivo è aperto, passi qualche scia luminosa all'interno della porzione di cielo inquadrata.

 

Ci scusiamo con i lettori per aver affermato che. nella foto dell'articolo, fosse raffigurata la costellazione del Perseo, quando, in realtà, trattasi di Cassiopea.

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