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Veniva venduto all'estero

Vino, Chianti, Brunello e Sassicaia taroccato: 11 gli avvisi di conclusione indagini

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Sono 11 gli avvisi di conclusione indagini recapitati dal pm Giulio Monferini ad altrettante persone nell'ambito dell'inchiesta sulla commercializzazione di vino di bassa qualità, adulterato con l'aggiunta di alcol, venduto in Italia e all'estero come Chianti doc, Brunello di Montalcino o Sassicaia. L'inchiesta condotta dai carabinieri del Gruppo tutela della salute di Roma e del Nas di Firenze e coordinata dalla Dda fiorentina, portò nel dicembre 2016 all'arresto di tre persone (poi ai domiciliari) mentre altre sette vennero iscritte nel registro degli indagati.

Il vino, di bassa qualità ma risultato non nocivo per la salute, veniva adulterato con l'aggiunta di alcol per aumentarne la gradazione. Subito dopo veniva imbottigliato in un'azienda agricola di Empoli, già in concordato preventivo, dove venivano apposte false etichette prima di inviarlo nei depositi del Lazio e dell'Emilia Romagna facenti capo a una ditta di import export.

Da qui partiva per l'estero, in particolare per il Costa Rica, considerato "un'ottima destinazione", dove aveva dei locali una società i cui titolari erano stati indagati anche per 'Mafia Capitale' e la cui sede fiscale era a Roma.

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