"Sia il Consiglio provinciale che quello comunale, anche se Renzi non ha confermato la sua disponibilità annunciata a venire in Consiglio lunedì prossimo, hanno convocato le sedute degli organi consiliari con all'ordine del giorno la vicenda della Fondazione del Maggio Musicale fiorentino nella stessa data di lunedì 8 luglio, gli uni la mattina, gli altri nel primo pomeriggio. - afferma il Consigliere Tommaso Grassi che insieme al Capogruppo di SEL della Provincia, Riccardo Lazzerini avevano ipotizzato di convocare i due Consigli congiuntamente e di estendere l'invito al Consiglio regionale - Dispiace che sia stata respinta la proposta e che si sia persa l'occasione di convocare i due organi assembleari e di estendere l'invito al Consiglio regionale per trattare tutti insieme, ciascuno per le proprie competenze e assumendosi ognuno le proprie responsabilità di fronte ai Consiglieri, alla Città e ai lavoratori, il tema del Maggio Musicale Fiorentino ?"
"La presenza di una discussione congiunta, come più volte richiesta in ogni sede da parte dei rappresentanti dei lavoratori della Fondazione e da noi sostenuta ripetutamente, tra i vari Enti locali è importante perchè è impensabile affrontare un tema di tale valore a compartimenti stagni. Abbiamo proposto quindi che il Presidente Giani e il Presidente Giunti si attivassero per convocare la seduta in maniera congiunta. Ci sembrava un atto di buon senso e di responsabilità: fare due Consigli che affrontano il medesimo tema a distanza di poche ore rischia di essere poco utile mancando ogni tipo di confronto, nè crediamo corretto che il Sindaco non abbia garantito, dopo aver dato la disponibilità due settimane fa, che lunedì prossimo sia lui a svolgere la comunicazione sul tema, accampando la scusa che ha già relazionato al Consiglio la scorsa settimana in aula. Gli ricordiamo che parlare annacquando ogni tema in un discorso di un'ora, appena finito di parlare alzarsi ed andarsene, e non far seguire al dibattito specifico e ampio anche l'approvazione di atti di indirizzo da parte del Consiglio, non può rappresentare una risposta alla necessità di parlare del Maggio e del suo futuro."
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