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sabato, 14 settembre 2013 - 14:44
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Inaugurazione

A Firenze riapre il Forte Belvedere, gioia e dolore nel ricordo di Veronica e Luca

Torna visitabile dopo 5 anni e in una versione rinnovata la fortezza fiorentina di epoca medicea
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Torna visitabile dopo 5 anni e in una versione rinnovata la seconda fortezza fiorentina di epoca medicea, più nota come Forte Belvedere, e in effetti da qui la vista sulla città lascia senza fiato.

Né il caldo né la fatica della salita a piedi su per la costa San Giorgio hanno potuto fermare le centinaia di fiorentini che alle 18, orario fissato dal sindaco Matteo Renzi per il taglio del nastro, erano già davanti al portone d’accesso.

L’entusiasmo di chi può tornare a visitare uno dei luoghi simbolo di Firenze e la sorpresa di chi per la prima volta può con uno sguardo contenere la meraviglia di un panorama che lascia senza fiato, si mescolano all’emozione del ricordo, al dolore che quella roccaforte sembra voler racchiudere e conservare per sempre. Ad accogliere i visitatori da stasera e per i prossimi mesi ci saranno le imponenti sculture dell’artista contemporaneo Zhang Huan noto per celebrare con la scelta dei materiali, sempre deteriorabili, la caducità dell’esistenza umana, maestosa e talvolta duplicata come nel Buddha a tre teste e sei braccia oppure potente come quella dei ragazzi che hanno ancora tutto per possibilità, ma insieme così fragile.

Un’inchiesta della Magistratura dopo le morti di  Luca Raso e Veronica Locatelli precipitati entrambi dallo stesso bastione  ha imposto 5 anni fa i sigilli al Forte. Oggi il sindaco Matteo Renzi dopo il discorso inaugurale ha chiesto un minuto di silenzio in loro memoria.

E memoria è la parola che risuona con più frequenza, quella pronunciata più spesso dalle madri dei due ragazzi, Angelica e Annamaria,  anche loro presenti alla cerimonia di riapertura. Luca e Veronica non si conoscevano, eppure i loro nomi tra la folla di questa sera sembravano non volersi disgiungere. La loro morte, a distanza di due anni l’una dall’altra, così identica nella dinamica e così inaccettabile nell’immaginario di ciascuno, cerca ancora dei responsabili.  Il buio, la festa e qualcuno da raggiungere oltre quel maledetto prato frutto di un’illusione ottica e di una reiterata trascuratezza dei più elementari mezzi di protezione, poi ad un tratto il salto nel vuoto.

La riapertura non sarebbe stata possibile senza prima la messa in sicurezza di quei bastioni forse troppo bassi e preceduti da un terrapieno scosceso che insieme alla vegetazione alta e fitta di là dalla cornice in muratura nel buio davano l’idea di un piccolo muretto da scavalcare per accedere ad un’altra porzione di prato.

Dolore e gioia si susseguono nelle parole di saluto di Renzi che ringrazia le due mamme per la loro preziosa presenza, “ciò che è accaduto è affidato alla giustizia che dovrà fare il suo corso e individuare i responsabili, sapendo che niente restituirà a una mamma un figlio o una figlia”. Il sindaco riafferma poi la sua volontà di individuare un unico soggetto che gestisca le maggiori realtà culturali fiorentine.

“Riaprire il Forte era ed è un dovere, la sua gestione sarà inserita nella proposta culturale di Firenze all’interno di un unico soggetto che comprenderà il teatro della Pergola, Palazzo Vecchio, il prossimo Museo del ‘900,  ma anche il Museo Strozzi, lo Stibbert, le biblioteche e pure il Nuovo Teatro del Maggio.  Un progetto che il sindaco specifica di voler portare a compimento prima del rinnovo elettorale del 2014.

Angelica, la mamma di Luca dopo il discorso del sindaco e dell’assessore Sergio Givone si è diretta immediatamente sul lato del parapetto dove suo figlio è precipitato nel vuoto per verificare di persona i lavori fatti.
Quella “specie di dosso”, come lo chiama lei, è stato rimosso, al suo posto nessuna recinzione come ci si sarebbe aspettato ma un doppio gradino in mattoni che lascia uno spazio sufficiente per il camminamento lungo tutto il perimetro esterno della fortezza e che fa sì che  il muretto ora non sia più scavalcabile per errore. Anche la vegetazione che aveva tratto in inganno sia Luca che Veronica è stata eliminata completamente. Cartelli tutt’intorno indicano che c’è, ancora adesso, il pericolo di caduta. “Vorrei che tutti potessero confrontare com’era prima e com’è adesso, perché si capisse che i nostri figli non sono precipitati per un loro errore” ripete Laura ai giornalisti ,"lacrime no ma rabbia ne ho ancora tanta".

L’illuminazione però non sembra poi molto diversa da com’ era 5 anni fa tanto che qualcuno insiste: “Questo posto andrebbe comunque chiuso la notte”. Il nuovo orario in effetti prevede un’apertura a partire da domani 9 luglio dalle ore 10 del mattino fino alle 21.

Veronica e Luca invece da quel posto non se ne andranno mai, dal Forte spunteranno presto due ulivi a simboleggiare la vita che trova sempre il modo di rinascere.

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