"Una Fondazione lirico sinfonica senza una sala dove poter mettere in scena le opere e le rappresentazioni da oggi non è più una barzelletta:
il Comune nel momento in cui in base al misterioso piano di risanamento del Maggio ha dovuto decidere quali zone conferire in diritto d'uso alla Fondazione ha deciso di inserire uffici e aree a verde esterne, ma di escludere le aree degli spettacoli. Solo con Nardella Sindaco e Bianchi Sovrintendente poteva accadere tutto ciò: si dirà che in seguito potranno essere fatte delle convenzioni tra Comune, che rimane proprietario e possessore dei diritti sulla sale, e la Fondazione ma avremmo voluto sapere almeno quali fossero il minimo dei giorni a disposizione per il Maggio e quali le condizioni per il loro uso." Così i gruppi consiliari in Palazzo Vecchio, Firenze riparte a sinistra, Forza Italia, Lista Scaletti, Movimento 5 Stelle e gruppo misto.
"Invece niente da fare: la Giunta aveva chiesto al Consiglio una votazione ad occhi chiusi, in cui fossero più i punti interrogativi delle certezze, ma per fortuna la maggioranza in Commissione ha sostenuto la nostra richiesta di rinvio della discussione a quando verranno messi a disposizione tutti gli elementi per una valutazione consapevole. Come peraltro potremmo votare una delibera che si basa su un piano di risanamento se nessuno ci ha presentato il piano della Fondazione del Maggio? Il diritto esclusivo di uso del Nuovo Teatro, o meglio della maggior parte degli spazi annessi, che andremmo a deliberare in favore della Fondazione del Maggio ha una valutazione di 40 milioni di euro proprio in virtù del suddetto piano. Peccato che il Comune stesso non ne sia in possesso come dimostra la lettera indirizzata al Consigliere Grassi da parte del Direttore Generale Parenti, anche se Nardella già ad agosto del 2014 aveva promesso un'approvazione del Consiglio comunale entro l'ottobre dello stesso anno: è passato un anno e nessuno ci ha saputo spiegare perchè questo ritardo nell'invio dell'atto all'assemblea fiorentina."
"Non possiamo votare evidentemente un atto cosi importante senza un approfondimento di questo piano con i vertici della stessa Fondazione e col Sindaco. Il Sovrintendente Bianchi, tra l'altro, è da tempo invitato in audizione in commissione controllo, ma anche da quella lavoro e da quella sport, ma fino ad oggi - concludono - nessuno ha avuto il piacere di ascoltare la sua viva voce e di avere le risposte che da anni attendono i Consiglieri e le Consigliere di Palazzo Vecchio insieme ai dipendenti della Fondazione e alla cittadinanza fiorentina."
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